Siparietto a “L’aria che tira” (La7) tra David Parenzo e il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che mostra i contanti nel suo portafoglio su richiesta del giornalista. “Sono 95 euro, mi servono per andare a mangiare qualcosa“, rivela Gasparri che esibisce anche la sua carta di credito.
L’atmosfera si fa incandescente quando Parenzo chiede al senatore se ha mai portato più di 2mila euro in contanti nel portafoglio.
“No – risponde Gasparri – Però io sono per la libertà e per un tetto a 5mila euro. Uno deve essere libero di andare in banca per prendere un po’ di contanti e poi spendere 50 euro alla volta”.
Il direttore de ilfattoquotidiano.it e di Fq Millennium, Peter Gomez, incalza il senatore: “Ma quante persone pensa che che prelevino 5mila euro in contanti per spendere 50 euro alla volta? E quanti spacciatori ed evasori fiscali lo faranno?“.
“Fate una confusione immane – replica Gasparri – perché uno può prendere dei propri contanti e spenderli in uno o due mesi”.
“Non ci crede nessuno, Gasparri – ironizza Gomez – neppure i suoi elettori”.

Scena simile si replica più tardi, quando Parenzo stavolta chiede al deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, quanti contanti ha nel portafoglio.
“Nel soprabito dovrei avere 60 o 70 euro”, rivela il parlamentare.
Stessa domanda al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che risponde: “Se in questo momento avessi 5mila euro in contanti, la Guardia di Finanza dovrebbe immediatamente venire qui e chiedermi perché ho quella somma”.
“Te lo chiede se sono soldi rubati – insorge Rampelli – se invece sono tuoi e li hai prelevati in banca, no. Uno deve chiedere l’autorizzazione per prendere i soldi propri? Ma stiamo scherzando?”.
“Io continuo a pagare il caffè con la carta di credito – spiega Emiliano – perché non ho tempo di prelevare. E comunque usare la carta di credito rimane una buona regola per un politico“.
Rampelli protesta: “Così lei ingrassa le tasche delle banche, perché la commissione bancaria la pagano i consumatori. Facessero le carte di credito a costo zero”.
Emiliano ribatte: “Se un politico va a prendere 5mila euro dal suo conto corrente, la banca lo chiama e gli chiede perché. E questo, se vale per un politico, vale anche per altre categorie di persone”.
“Questa è una vergogna“, ripete Rampelli.
“No, non è una vergogna. È giusto”, replica Emiliano.
“Come al solito, lei ha una impostazione che strizza l’occhio ai poteri finanziari“, commenta Rampelli.

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