Riduzione della quarantena all’arrivo nel Paese, che quindi passa da dieci a otto giorni, e abolizione dell’obbligo di identificazione e isolamento per “contatti secondari”. Adesso anche la Cina inizia ad allentare alcune misure contro il Covid-19.

Il Paese asiatico è l’ultima grande economia a mantenere una rigorosa politica sanitaria per il coronavirus, con confini che rimangono chiusi alla maggior parte dei cittadini stranieri. La mossa di Pechino, quindi, potrebbe significare un minimo cambio di strategia proprio in un momento in cui la corsa del virus sembra riprendere in alcune zone.

Mercoledì infatti, come riferito dal Global Times, sono state adottate nuove misure nella zona di Guangzhou, dove sono stati disposti lockdown, quarantene obbligatorie e controlli di massa. Misure che hanno portato gli aeroporti in Cina a scegliere di cancellare la maggior parte dei voli a causa di un aumento dei casi.

Oltre mille gli aerei rimasti a terra nello scalo proprio di Guangzhou, dove l’aumento dei contagi è stato particolarmente evidente. In due scali a Pechino sono stati cancellati oltre 700 voli. Le misure di controllo non hanno impedito l’aumento dei nuovi casi di infezione, passati da 8.176 a 8.800 tra mercoledì e giovedì.

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