La Cina intensifica le misure di contenimento al Covid, rafforzando i controlli pubblici e chiudendo alcuni complessi residenziali. La manovra restrittiva si è resa necessaria a causa del quadruplicarsi del numero di nuovi casi registrati nel Paese. A Pechino le infezioni da Covid-19 hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi quattro mesi: il 19 ottobre i casi riportati sono stati 18. Il conteggio ha raggiunto ora quota 197, quattro volte le 49 infezioni rilevate nei precedenti dieci giorni. Nonostante siano numeri contenuti rispetto a quelli che si stanno registrando in altri stati, in Cina sono sufficienti per far scattare la politica dello zero Covid.

Sono stati isolati gli edifici collegati ai pazienti positivi e ai loro contatti più stretti. La capitale ha anche chiuso una scuola elementare dopo che diversi studenti sono stati infettati e i funzionari hanno promesso di rafforzare i controlli sul virus nelle istituzioni scolastiche. Il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie di Pechino ha avvertito che in città esistono molteplici catene di trasmissione e che gli sforzi per contenere la trasmissione potrebbero essere complicati. A livello nazionale, la Cina ha registrato 820 nuovi casi. La regione nord-occidentale dello Xinjiang, che ha messo alcune città in isolamento prolungato, ha registrato 122 casi. La provincia di Guangdong ha riportato 97 infezioni, di cui più della metà nella capitale Guangzhou. Tutto questo mentre nel Paese è in corso il XX Congresso del Partito comunista che dovrebbe conferire al presidente Xi Jinping un inedito terzo mandato alla guida del Pcc.

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