Il 27 di ottobre si avvicina e con lui anche il centesimo anniversario della marcia fascista su Roma del 1922. Per questa ragione il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza ha chiesto alla “maggioranza parlamentare più a destra della storia repubblicana, con una dominante componente di ispirazione nazionalista e di tradizione postfascista“, un posizionamento netto rispetto alla ricorrenza storica in arrivo. Il messaggio è chiaro: “Attendiamo dai Presidenti delle Camere e dal futuro governo un inequivocabile pronunciamento antifascista sul centenario della marcia su Roma”.

Il Forum, nato il 2 giugno 2021 per volere delle principali associazioni e federazioni antifasciste, partigiane e di ex deportati, ha l’obiettivo di affermare, difendere e rilanciare i valori della Resistenza e il pieno rispetto della Costituzione. In quest’ottica, nel comunicato diramato il 19 ottobre, gli associati, premettendo il loro rispetto verso il responso delle urne, hanno chiesto che le istituzioni si assumano le giuste responsabilità davanti alla “crisi gravissima in cui versa il Paese e che verrà pagata dai giovani e da larghissime fasce della popolazione“.

La democrazia in difficoltà, la pandemia non ancora terminata, l’alta inflazione e la crisi economico-sociale, gli effetti della guerra e il riscaldamento globale: è questo l’elenco dei fronti problematici che l’Italia dovrà affrontare nei prossimi mesi secondo il Forum. Il comunicato, dopo aver manifestato apprezzamento per le considerazioni della senatrice a vita Liliana Segre durante la seduta inaugurale di Palazzo Madama, ha espresso “estrema preoccupazione” per il risultato elettorale: “C’è una vicinanza politica e culturale della destra italiana con governi che praticano regimi di democrazia illiberale e negano diritti acquisiti nella cultura costituzionale dell’Unione Europea”.

Altro tema affrontato è quello dell’astensione: l’alta percentuale di cittadini che non si è recata alle urne e i molti voti bianchi e nulli “manifestano un allarmante segnale di sfiducia nella politica e di lontananza dalle istituzioni, oltre al venir meno del senso civico e della consapevolezza di partecipare e contribuire al bene comune”. Un risultato aggravato ulteriormente, continua il comunicato del Forum, dall’attuale legge elettorale, causa di una composizione parlamentare “che non corrisponde ai reali rapporti di forza manifestati dalla volontà degli elettori”. L’augurio del Forum è che le forze democratiche e antifasciste del Paese, memori dell’unità realizzata dalle forze della Resistenza, diano vita alla più larga unità civile, sociale, politica, culturale, “respingendo qualsiasi eventuale tentativo di regressione democratica e di stravolgimento dei diritti delle cittadine e dei cittadini”.

Del Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza fanno parte Anpi, Aicvas (Associazione Italiani Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna), Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati), Anei (Associazione Nazionale Ex Internati nei campi nazisti), Anfim (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani), Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti), Fiap (Federazione Italiana Associazioni Partigiane), Fivl (Federazione Italiana Volontari della Libertà).

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