La rimonta è completata. A Phillip Island, la vittoria se la prende Alex Rins (non vinceva da Aragon 2020) su Alex Marquez e Francesco Bagnaia. Ma con la caduta dell’11° giro di Fabio Quartararo, che era andato lungo in curva 4 poco prima, il torinese ora può salire al primo posto, a +14 dall’amico-rivale della Yamaha. Lo stesso che a metà giugno, dopo il Sachsenring, era a +91 su Pecco, e che ora vola in Malesia, su una pista nettamente pro-Ducati, sapendo di dover completare una rimonta durissima. A Sepang, infatti, il numero 63 ha ora la possibilità di allungare prima dell’ultima tappa di Valencia, o persino di chiudere la questione mondiale se prendesse altri 11 punti sul francese. L’ultimo italiano a vincere sulla stessa pista malese, nel 2009 e con un GP d’anticipo, era stato Valentino Rossi.

Trio davanti contento, Aleix Espargaró deluso come Quartararo – Dopo l’Australia, i tre davanti sono tutti contenti. Rins perché concede (molto probabilmente) l’ultima vittoria nel Motomondiale alla Suzuki, pronta all’addio a fine stagione. Marquez perché si prende il primo podio dal rientro ad Aragon, dopo la quarta operazione all’omero del braccio destro post-Mugello. E Pecco, per la vetta mondiale. Chi vola invece alla prossima gara con la faccia della delusione, oltre a Quartararo, è anche Aleix Espargaró, che scattava quarto ma cala nel finale per il crollo della gomma anteriore, chiudendo così nono. Lo spagnolo di Noale è sconsolato ai box a fine gara, dato che l’Aprilia, sulla carta, si abbinava benissimo alle caratteristiche di Phillip Island, per essere una pista non da frenate brusche, ma fatta di curvoni veloci in grado di lasciare stabile l’anteriore. I 27 punti che lo dividono ora dal ducatista, sanno quasi di sentenza.

Bezzecchi-Bastianini super, il pilota VR46 è “Rookie of the Year” – Autori di due gare strepitose sono stati anche Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini. Il pilota del team VR46 chiude quarto — arrivando, nella seconda parte di gara, in lotta anche per il primo posto — e si prende il titolo di “Miglior esordiente dell’anno”. Quello del team Gresini, che scattava 15°, è quinto grazie a un super ritmo, tanto da attaccarsi nel finale al gruppo delle sei moto di testa, rimasto unito per tutta una gara difficilmente dimenticabile. Grande, invece, è il rammarico per Jack Miller, che dopo la vittoria a Motegi e il secondo posto in Thailandia, sognava la vittoria di fronte al pubblico di casa. Il numero 43, sposatosi la domenica precedente con la bella Ruby Adriana Mau, è centrato appieno da Alex Marquez nel nono giro alla 4, paradossalmente la curva che gli è stata da poco dedicata, dovendo così dire addio alla gara. Hanno chiuso la top-10: Marini (sesto), poi Martín (settimo, scattava in pole ma consuma troppo le gomme nella prima parte di gara), Zarco (ottavo) e Brad Binder (10mo). La Ducati sorride non solo per Bagnaia, ma anche per aver piazzato sei moto (una dietro l’altra) nelle prime otto posizioni.

Bagnaia campione in Malesia se.. – Perché Bagnaia possa quindi alzare il suo primo titolo MotoGP dopo la gara della Malesia, domenica prossima, deve avverarsi una di tre combinazioni possibili: in caso di vittoria di Pecco e di quarto posto di Quartararo; nel caso il torinese arrivasse secondo e il francese settimo, o se terzo contro l’11° posto del pilota Yamaha. Altrimenti, la questione verrà rimandata all’ultimo appuntamento di Valencia. In caso di titolo, per la Ducati arriverebbe il secondo Mondiale Piloti in MotoGP, dopo quello conquistato nel 2007 dall’eroe di casa Casey Stoner (che a Phillip Island ci ha vinto sei volte, e prima di questo weekend ha dato consigli di pista a Bagnaia).

Bagnaia: “Media in difficoltà, va benissimo il podio” – “La partenza difficile? Ho avuto difficoltà con l’abbassatore anteriore, ma la partenza è stata comunque buona”. Ha esordito così nel post-gara Bagnaia, felicissimo dopo il terzo posto: “Ho cercato di fare sorpassi, poi ho visto che Fabio era fuori — ha aggiunto — Mi sono detto che la vittoria sarebbe stata bella, ma era più importante gestire e portare a casa i punti. La media davanti si è distrutta negli ultimi sei giri, e sapevo che chi mi inseguiva mi avrebbe attaccato. Così, alla fine, ho accettato il podio senza rischiare troppo”. Sceso al secondo posto in classifica, Fabio Quartararo, deluso, non si arrende: “In Malesia proveremo a stare lì davanti e, soprattutto, di restare in gara — ha detto — Ho faticato a scaldare la gomma dietro, alla 2 ho provato a restare all’interno, sono andato lungo e mi hanno sorpassato”. Poi la caduta alla 4, dove “ho frenato e non sono riuscito a fermarmi, ho provato a rimontare e ho fatto forse troppo — ha concluso — Ho perso il davanti e sono caduto”.

Classifica MotoGP: Bagnaia 233 punti, Quartararo 219, Aleix Espargaró 206, Bastianini 191, Miller 179, Brad Binder 160, Zarco 159, Rins 137, Martín 135, Oliveira 135, Viñales 122, Marini 111, Marquez 104, Bezzecchi 93, Mir 77, Pol Espargaró 54, Alex Marquez 50, Nakagami 46, Morbidelli 32, Di Giannantonio 23, Dovizioso 15, Darryn Binder 12, Gardner 10, Fernandez 9, Crutchlow 6, Bradl 2, Pirro-Salvadori-Watanabe-Tsuda-Nagashima 0.

Classifica Costruttori: Ducati (Campione) 407 punti, Aprilia 242, Yamaha 227, Ktm 212, Suzuki 163, Honda 144.

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