Stop all’obbligo sui mezzi di trasporto, mentre bisognerà ancora indossarla in ospedali, strutture socio-sanitarie e Rsa. È questa la decisione del governo in vista della scadenza – prevista il 30 settembre – sulla necessità di usare la mascherina.

Fine della protezione delle vie aeree su bus, metropolitana, aerei e treni, quindi, mentre è scattata la proroga di un mese per tutti – lavoratori, utenti e visitatori – nelle strutture sanitarie comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

La decisione arriva in extremis, mentre l’esecutivo si avvia a passare la mano a quello che andrà a formare il centrodestra dopo la vittoria delle elezioni. Le tutele tenute per le strutture sanitarie dipendono dalla fragilità dell’utenza e ancora dalla scarsa copertura vaccinale – il 17% della platea – con il secondo richiamo.

Il tutto mentre, come segnala il monitoraggio della Fondazione Gimbe, nell’ultima settimana si è assistito a una ripresa della circolazione virale con un aumento del 34% delle diagnosi di infezione da Sars-Cov-2.

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