Il caso che ha coinvolto Paul Pogba e il fratello Mathias adesso è sul tavolo della Procura di Torino. L’ipotesi di reato è seria: si parla di estorsione aggravata. Le rivelazioni che sono emerse negli ultimi giorni lo sono altrettanto: dal sequestro ad opera di una banda organizzata, sul quale indagano gli inquirenti francesi, ai ricatti e minacce, compresa l’ultima visita di alcuni uomini alla Continassa lo scorso 14 luglio. È l’episodio che ha convinto l’attuale centrocampista della Juventus ha presentarsi in Questura e far scattare l’inchiesta. Evidentemente, però, i problemi familiari con il fratello Mathias andavano avanti già da anni. Questo almeno è quanto si deduce dall’ultimo retroscena.

Le Figaro svela infatti una vicenda che risale all’estate del 2018. A parlare è Jean-Marc Ettori, presidente del Tours, squadra francese che quell’anno scese in terza divisione. Mathias Pogba ha giocato nel Tours per l’intera stagione 2018/19. “All’epoca ci fu proposto di prendere Mathias, ma all’inizio rifiutammo”, racconta oggi Ettori. A fargli cambiare idea arrivò però la singolare proposta del clan legato al calciatore francese, allora al Manchester United: “Ci dissero che lo stipendio a Mathias l’avrebbe pagato Paul. E in più Paul sarebbe venuto a giocare un’amichevole e a vedere un paio di volte il fratello”. Oggi il Tours milita in quinta divisione e gli 80mila euro dell’ingaggio di Mathias non li ha mai visti, secondo la versione di Ettori.