In testa il duello Fratelli d’Italia-Pd, il M5s che è a un’attaccatura dalla Lega, il polo centrista di Calenda e Renzi che scavalcano Forza Italia. Sono gli elementi principali di un sondaggio di Euromedia Research, istituto diretto da Alessandra Ghisleri, per Porta a Porta che stasera inaugura la nuova stagione su Rai1. Secondo i dati di Euromedia Fdi sarebbe il primo partito e sfiorerebbe il 25 per cento, fermandosi ad oggi al 24,6: rispetto a un precedente rilevazione di Euromedia – effettuata a fine luglio – il partito di Giorgia Meloni guadagna quasi un punto. Il primo inseguitore è il Partito democratico, al 23,1, in lieve crescita dal 22,8 di un mese fa.

Le sorprese arrivano dal gruppo degli inseguitori della coppia di testa. I 5 Stelle, infatti, secondo Euromedia, avrebbero riacciuffato la Lega: il Carroccio è valutato al 12,5, il M5s al 12,3. E’ il risultato di due tendenze opposte nell’ultimo mese: il partito di Matteo Salvini in queste settimane ha perso oltre due punti percentuali (era al 14 netto), mentre il Movimento ne ha guadagnati oltre 3 (dal 9,2 di fine luglio). L’altra sorpresa di questo sondaggio è che il cartello elettorale Azione-Italia Viva avrebbe operato un sorpasso su Forza Italia: il polo libdem sarebbe al 7,4, i berlusconiani fermi al 7 (il risultato più basso tra quelli dei vari istituti di sondaggio, stimato proprio da quello che è stato l’istituto di fiducia di Silvio Berlusconi nel corso degli anni). Gli azzurri nell’ultimo mese hanno perso lo 0,7, stando ai dati di Euromedia, mentre è più difficile il confronto per il sedicente Terzo Polo perché all’epoca Calenda era ancora alleato con +Europa.

Poi ci sono i partiti che combattono per la sopravvivenza, cioè per superare la soglia di sbarramento. Al 3,1 c’è l’alleanza Sinistra-Verdi, più o meno stabile. Poco sotto il 3 c’è Italexit di Gianluigi Paragone, anche in questo caso in linea col dato di un mese fa. A seguire Noi Moderati (i centristi del centrodestra che riuniscono Udc, Lupi, Toti e altri) al 2, +Europa all’1,5 e Impegno Civico di Luigi Di Maio all’1. In questi ultimi due casi il rischio è che se finissero sotto l’1 per cento secondo la legge elettorale i voti andrebbero dispersi e non andrebbero a incrementare quelli della coalizione, cioè quella di centrosinistra.

Euromedia stima dunque che il centrodestra attualmente sia al 46,1 per cento, contro il 28,7 del centrosinistra (gli altri partiti corrono fuori dalle coalizioni). L’astensione sarebbe del 35.4%, in calo di un punto e mezzo rispetto a fine luglio. Quali sono, infine, i temi che interessano di più agli elettori? L’aumento generale dei prezzi è la maggiore preoccupazione degli italiani (47.4%), la crisi energetica (45.7%) e lavoro e occupazione (40.5%)”.

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