Gigi Buffon ha l’intenzione di ritirarsi verso i 55 anni. Il portiere è tornato a giocare nel Parma dopo tanti anni da potersi definire “una vita” nella Juventus. Durante un evento aperto ai tifosi nel ritiro dei ducali a Pejo, in provincia di Trento, ha parlato della propria vita e della propria carriera.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello sport, il giocatore non si sente ancora pronto ad “appendere i guanti al chiodo”, nonostante possa ormai definirsi “campione di longevità”. L’ex portiere della Juve e della Nazionale è tornato al Parma dopo un ventennio con i bianconeri e un anno al Paris Saint German. In serie B si dice “pronto a riportare in massima serie il club” e allontana ancora una volta il suo ritiro: “Dieci anni passati a Parma nella prima vita, dopo di che vent’anni alla Juventus nella seconda vita e poi uno a Parigi. Dopo altri due anni alla Juventus chiudo il cerchio nel Parma e sono alla seconda stagione e non ho 100 anni”. “Ritirarmi a 55 anni? Più o meno” ha aggiunto.

Per quanto riguarda la sua vita a fine carriera, Buffon non sembra ancora avere le idee chiare: “Allenare dopo il ritiro? Sto pensando da molti anni a quando finirò di giocare. Ho le idee confuse. Sono 10 anni che ci penso, ma poi vado avanti sempre. Penso di aver fatto esperienze fondamentali che mi hanno dato la possibilità di conoscere il mondo del calcio, tuttavia non sono sicuro al 100% che rimarrò in questo ambiente. Forse sperimenterò altro. Sono curioso e mi piacerebbe conoscere anche altri mondi”.

Buffon ne approfitta quindi per ricordare quello che è stato il punto più alto della sua carriera: “È complicato scegliere il mio momento migliore. In una carriera come la mia non ce n’è uno, ce ne sono tanti. Anche quelli bassi sono molti. Il punto di soddisfazione più alto è stata la Coppa del Mondo, avevo 28 anni. Erano 11 che giocavo e credevo di aver fatto metà della carriera e invece no. Pensavo di essere alla fine e non ero nemmeno a metà” ha raccontato in riferimento alla conquista della Coppa del mondo in Germania nel 2006 contro la Francia. Infine, tra i giocatori più forti con cui ha avuto la possibilità di dividere il campo dice: “Gli italiani più forti che hanno giocato nel ruolo di punte sono Baggio, Totti, Del Piero,Cassano. Anche Pirlo da centrocampista. Come stranieri invece Thuram, Neymar, Mbappé, Cristiano Ronaldo e Ibrahimović, quasi tutti attaccanti perché sono quelli che rapiscono gli occhi”.

Articolo Precedente

Trovata morta in casa la ex del portiere della Juve Peyraud-Magnin: aveva 27 anni

next
Articolo Successivo

Bakayoko fermato e perquisito dalla polizia con la pistola puntata: poi gli agenti scoprono la sua identità e reagiscono così – Video

next