Con la Leaf, la Nissan è partita prima degli altri costruttori generalisti nelle corsa all’elettrico. Poi, mentre il suo modello diventava l’auto a batteria più venduta nel mondo, si è un po’ seduta sugli allori. Adesso, però, fa debuttare l’Ariya, una crossover di taglia medio grande basata sulla piattaforma CMF-EV, realizzata insieme alla Renault che la sta già utilizzando sulla Mégane E-Tech.

L’Ariya va però a collocarsi in un segmento superiore a quello della cugina francese, perché è più lunga (4,6 metri), più costosa (i prezzi partono da 51.400 euro) e ha motori più potenti (l’unità da 218 Cv è la base di partenza, mentre per la Mégane rappresenta il top di gamma).

La linea è piuttosto spettacolare, specialmente nella vista anteriore. E le proporzioni le conferiscono anche una presenza stradale maggiore di quanto la sua lunghezza farebbe presupporre.
All’interno il design è lineare e rigoroso. Ci sono pochi comandi fisici e il quadro di bordo “monopezzo” integra strumentazione digitale e display dell’infotainment. L’assenza della consolle sotto la plancia esalta la sensazione spazio e l’abitacolo, che sfrutta bene gli ingombri meccanici ridotti, consente a cinque di viaggiare comodi e con ampie possibilità di movimento. Chi sta dietro deve tenere le gambe un po’ flesse per l’altezza del pianale rispetto al piano di seduta ma la comodità non ne risente. La capacità del bagagliaio, invece, non è straordinaria.

Gli allestimenti disponibili sono due: Advance ed Evolve. Già il primo livello offre molto in termini di sistemi di assistenza alla guida, grazie ai pacchetti Pro-Pilot e Safety Shield, mentre il sistema di infotainment integra anche l’assistente vocale Alexa di Amazon. Salendo all’Evolve, per il quale servono 3 mila euro in più, si aggiungono tetto panoramico apribile, head-up display, sistema di parcheggio automatico, sedili anteriori a regolazione elettrica e ventilati, sedili posteriori riscaldabili e altro.

La versione d’ingresso da 51.400 euro col motore da 218 Cv monta una batteria da 63 kWh e promette fino a 403 km di autonomia. Da lì si sale a 57.900 euro per passare al motore da 242 Cv e alla batteria da 87 kWh, per il quale Nissan dichiara il maggiore raggio d’azione: 533 chilometri.

Poi, al vertice della gamma, c’è l’Ariya con motore posteriore aggiuntivo e 306 Cv totali. In questo caso la batteria è sempre quella da 87 kWh ma, dato il maggiore consumo, l’autonomia secondo il ciclo WLTP è di 500 km. La presenza del secondo motore al retrotreno comporta la trazione integrale, denominata e-4orce (si legge e-Force) e caratterizzata dalla gestione separata della coppia trasmessa a ogni ruota per limitare il beccheggio in accelerazione e in frenata, a vantaggio della guidabilità e del confort. Il prezzo di partenza in questo caso è di 61.900 euro ma, sebbene sia già ordinabile, l’Arya più prestazionale sarà disponibile più avanti.

Già il modello di ingresso ha prestazioni piuttosto brillanti in termini di accelerazione e ripresa. La velocità massima è limitata a 160 km/h per non pregiudicare l’autonomia e l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 7,5 secondi, che rappresentano un risultato interessante per un modello senza inclinazioni sportive.

L’erogazione del motore è perfettamente omogenea e la silenziosità meccanica e aerodinamica è davvero notevole. Nonostante le dimensioni la guidabilità nel traffico è ottima, grazie anche alla visibilità anteriore e laterale ineccepibile. Dietro è limitata dalla linea spiovente del tetto, però i sensori di parcheggio e le telecamere aiutano parecchio. Lo sterzo non è direttissimo ma ha la sensibilità e la precisione che servono per un’auto così e l’assetto, regolato per il confort, evidenzia qualche irrigidimento solo sugli ostacoli “secchi”.

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