E’ accusato di altre 5 violenze sessuali, per questa ragione è stata notificata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere a Omar Confalonieri, l’agente immobiliare condannato nel maggio scorso a 6 anni e 4 mesi di reclusione per violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate ai danni di una giovane coppia di clienti. L’uomo era stato arrestato nel novembre 2021 per avere abusato della donna dopo avere drogato la coppia con del tranquillante disciolto negli spritz che aveva offerto loro in un bar di Settimo Milanese. Il tutto davanti alla figlia di pochi mesi della coppia, che per ore nessuno aveva accudito.

Mentre l’agente immobiliare veniva processato, in questi mesi i carabinieri di Corsico hanno sentito oltre 200 donne che negli anni sono entrate in contatto con Confalonieri. Cinque di loro hanno ricostruito davanti agli inquirenti le violenze subìte. Il primo caso è avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 luglio del 2012 e a breve sarebbe finito in prescrizione. Confalonieri avrebbe disciolto del tranquillante nell’impasto di un’arancina che aveva offerto alla sua vittima. Gli altri casi contestati sono avvenuti tra il 2013 e il 2015 e l’agente immobiliare aveva messo la sostanza psicotropa in tisane, birra o altri drink. Una delle vittime era minorenne. In 2 casi anche la moglie di Confalonieri era in casa quando sono avvenuti gli abusi. Per questo per la donna il gip di Milano, Stefania Pepe, ha emesso una misura cautelare, disponendo l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il nuovo provvedimento a carico anche di Confalonieri e della moglie emerge da indagini svolte sotto la direzione della Procura di Milano dai carabinieri della Compagnia di Corsico e dalla 6a Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Milano, sin dal mese di novembre 2021. Gli accertamenti erano finalizzati a capire se, oltre alla coppia drogata e oggetto di violenza, vi fossero ulteriori vittime di abusi sessuali. Tra queste, alcune si erano rivolte spontaneamente all’Arma dei Carabinieri nelle ore immediatamente successive alla diffusione della notizia dell’arresto dell’uomo. Altre sono state identificate analizzando la vita privata di Confalonieri, in particolare con l’analisi dei tabulati telefonici e del contenuto di tutti i dispositivi telematici in uso all’uomo. Le indagini hanno portato all’individuazione di oltre 200 donne che negli anni avevano avuto con lui contatti di vario genere. Tutte le vittime sono state poi sentite dai Carabinieri e dall’autorità giudiziaria, che hanno stabilito come l’uomo, in alcuni casi aiutato dalla moglie, avesse adottato lo stesso modus operandi rilevato nella prima violenza sessuale scoperta: ovvero quello di abusare sessualmente delle donne solo dopo averle narcotizzate con sostanze psicotrope messe in bevande o alimenti.

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