Quando ha travolto con il bus e ucciso Cristina Conforti, 53 anni, stava concordando in chat prestazioni sessuali con lo smartphone. Ora, per l’incidente avvenuto l’11 dicembre 2020 a Cinisello Balsamo (Milano), la Procura di Monza ha chiesto il rinvio a giudizio di un autista italiano, 47 anni, dell’Azienda dei trasporti milanesi (Atm). Dovrà ora rispondere di omicidio stradale. L’udienza preliminare è prevista per la prossima settimana.

La perizia sul cellulare disposta dal pubblico ministero Michela Versini ha stabilito che, mentre guidava il bus della linea 727 Cormano-Cusano, l’uomo era impegnato da circa mezz’ora in conversazioni hard. Per questo motivo, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio, il conducente “non prestava adeguata attenzione alla guida”, tanto da “urtare con il pneumatico il cordolo in cemento del marciapiede, non accorgendosi della presenza del pedone“, “colpendola con il cristallo del parabrezza e proiettandola alla base dell’autobus”. Investendola, la trascinò “fino alla fine della corsa”, causandone il decesso.

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