Tra le diverse conseguenze indirette di Covid-19, potrebbe esistere anche un maggiore rischio di sviluppare differenze nello sviluppo neurologico. Questo particolare effetto sembra riguardare i bambini esposti all’infezione della madre durante la gravidanza, che potrebbero mostrare maggiori difficoltà a rilassarsi quando vengono presi in braccio. A formulare l’ipotesi gli scienziati dell’ospedale universitario Marqués de Valdecilla a Santander, in Spagna e dell’Università di Barcellona, che hanno presentato i risultati del loro lavoro durante il XXX Congresso Europeo di Psichiatria. Il gruppo di ricerca, guidato da Rosa Ayesa Arriola, ha condotto l’indagine COGESTCOV-19, un progetto che mira a indagare lo sviluppo neurologico e motorio e le abilità di linguaggio in una coorte di bambini spagnoli.

Il team ha eseguito indagini ormonali, test salivari, psicologici, biochimici e attitudinali. Per lo studio presentato al congresso, gli scienziati hanno considerato i dati di 21 donne che nel corso della gravidanza avevano contratto Covid-19 e di 21 soggetti del gruppo di controllo che invece non avevano mai sperimentato l’infezione durante la gestazione. Gli esperti precisano che i risultati presentati riguardavano i bambini nei primi sei mesi di vita, ma il progetto proseguirà fino ai 42 mesi. Stando a quanto emerge dal lavoro, i bimbi nati dalle madri che avevano avuto la malattia da nuovo coronavirus, erano associati a un rischio più elevato di mostrare maggiori difficoltà nel rilassarsi quando venivano tenuti in braccio e nel controllo dei movimenti della testa e delle spalle. “Non tutti i bambini nati da madri con l’infezione erano associati a differenze di sviluppo neurologico – spiega Ayesa Arriola – ma i nostri dati suggeriscono un aumento del rischio rispetto ai bambini che non erano stati esposti alla malattia. Sarà necessario eseguire uno studio più ampio per confermare questi risultati”.

Queste alterazioni, osservano gli studiosi, suggeriscono che Sars Cov 2 potrebbe provocare conseguenze sulla funzione motoria. I test post-natali, riportano gli esperti, includevano il Neonatal Behavioral Assessment Scale (NBAS), nell’ambito del quale venivano misurati i movimenti e il comportamento dei bambini. “Abbiamo scoperto che questi bambini potevano reagire in modo diverso quando venivano presi in braccio e coccolati – aggiunge Águeda Castro Quintas, dell’Università di Barcellona – il nostro lavoro proseguirà, siamo in una fase iniziale. Gli effetti neurologici sono stati osservati a sei settimane, ma non sappiamo se comporteranno difficoltà a lungo termine. I test sono stati condotti in modo molto attento, madri e bambini sono stati esaminati attentamente da medici esperti, sia prima che dopo il parto”.

“Sarà necessario proseguire le indagini e valutare gli effetti a lungo termine di queste alterazioni dello sviluppo cognitivo – conclude Nerea San Martín González, terzo autore dell’articolo – i nostri risultati sono solamente preliminari, ma suggeriscono possibili conseguenze indirette derivanti da Covid-19. Naturalmente, nei bambini così piccoli ci sono molte cose che non è possibile misurare, come le abilità linguistiche o la cognizione. Individuare i possibili effetti di Sars Cov 2 è davvero importante per comprendere la strategia più efficace per promuovere una gravidanza sana, prevenire eventuali problemi neurologici, e raggiungere il benessere dei bambini e delle mamme”.

Valentina Di Paola

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