“Questo posto esiste da oltre cent’anni ma oggi rischia di scomparire a causa di un nuovo progetto urbanistico”. È questo il grido di allarme che arriva da Nunzio Taccardi, il gestore del circolo combattenti e reduci – sezione “Volta-Garibaldi” di Milano. Uno spazio creato nel 1919 per accogliere i veterani delle due guerre ma che oggi è diventato un luogo di ritrovo per giovani e anziani. “Il giardino dove ci troviamo adesso, insieme al suo storico glicine, è a rischio perché il Comune vuole completare un progetto urbanistico con la costruzione di una seconda piramide proprio qui” spiega Taccardi indicando i tavoli all’aperto (il riferimento è alla seconda piramide di Herzog e De Meuron, la prima ospita la Fondazione Feltrinelli, ndr). All’ombra del glicine si incontrano ogni giorno generazioni diverse. C’è Lillo, classe 1941 e socio dal 1968. Per lui il circolo è “come una seconda casa e se dovesse chiudere, è come chiudere una memoria storica di Milano”. Ma c’è anche Francesco, classe 1988, socio dal 2019. “Se dovesse chiudere verrebbe a mancare un punto di ritrovo e socialità che qui c’è e che in Italia mi sembra stiano scomparendo”. Un pensiero condiviso anche dal presidente del circolo, Alessandro Laner. “Posti come questo sono il simbolo della vecchia Milano e stanno scomparendo uno per uno senza che nessuno dica nulla. Ma questa volta non ci stiamo e combatteremo per salvarlo”. Sul sito del Fondo per l’Ambiente italiano è possibile votare il circolo come “Luogo del cuore” mentre a livello istituzionale l’appello al Comune di Milano è quello di “trattare” per salvare questo spazio. “Il circolo ha senso di esistere per tanti motivi sociali e storici – conclude Taccardi – ma al momento non abbiamo visto molta disponibilità da parte del Comune. Sembra che questo progetto debba essere completato a tutti i costi”.

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