“Possiamo liberarci dalla mascherina in questa fase in alcuni contesti, credo che vi sarà un orientamento di conferma sul trasporto pubblico, sui treni a lunga percorrenza e forse ma non è detto sugli aerei”. Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità lo ha spiegato durante la trasmissione Live In di SkyTg24, rispondendo a cosa accadrà dopo il 15 giugno sull’obbligo delle mascherine in alcuni settori.

Per quanto riguarda il futuro lo scienziato ritiene che “un lockdown in autunno” sia “altissimamente improbabile. Le misure devono essere viste in maniera elastica, adattate al contesto epidemiologico”. Locatelli, che sottolinea la necessità per l’Italia di “creare una struttura antipandemica”, guarda con positività alle cure anti Covid dei nuovi farmaci, “anche degli anticorpi monoclonali che sono efficaci per prevenire le progressione della malattia grave. Sono però ancora sottovalutati. Si deve pertanto avviare una progressiva cultura di questi farmaci. Ne va incrementato l’uso”.

Sul fronte vaccini Locatelli ha spiegato che ancora non c’è nulla di deciso: “Non è detto che faremo tutti la quarta dose di vaccino”. Sulla somministrazione delle quarte dosi di vaccino anti Covid “solo il 35% degli immunodepressi e il 16% dei più anziani le ha già ricevute. Questi soggetti vanno assolutamente protetti”. Un fallimento della campagna vaccinale? “No, ma è certo che le quarte dosi non hanno avuto la diffusione auspicata”. Locatelli non si sbilancia sulla possibilità che la quarta dose venga estesa a tutta la popolazione in autunno: “Troppo presto per dirlo. Non è detto la faremo tutti”.

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