Presentati a Palazzo Marino il Diversity Media Report 2022 e le nomination per la VII edizione degli “Oscar dell’inclusione” – i Diversity Media Awards 2022 – quest’anno in onda su Rai1 sabato 28 maggio in seconda serata. Il Diversity Media Awards è un evento in cui vengono premiati i contenuti media e i personaggi che si sono distinti per la loro “rappresentazione valorizzante e inclusiva nelle aree di genere e identità di genere, orientamento sessuale e affettivo, etnia, disabilità, età e generazioni“. I vincitori e le vincitrici saranno premiati il 24 maggio nel corso di una serata al Teatro Franco Parenti condotta da Michela Giraud, M¥SS KETA e Diego Passoni e trasmessa il 28 maggio, per la prima volta, su Rai1.

Il Diversity Media Report 2022 invece è la ricerca annuale sul grado di rappresentatività dei media italiani, e viene condotta da Diversity con la collaborazione dell’osservatorio di Pavia e di un comitato scientifico composto da esponenti delle maggiori università italiane. In base a quanto emerso dalla prima area di analisi – dedicata all’informazione televisiva italiana (condotta sulle 42.572 notizie andate in onda nelle edizioni prime time dei 7 principali Tg italiani dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021) – è cresciuta del 6% l’attenzione per temi, persone ed eventi pertinenti genere e identità di genere, orientamento sessuale e affettivo, età e generazioni, etnia, disabilità, con un’incidenza di notizie totali del 23% sull’agenda complessiva, valore identico a quello registrato nel 2019 in pre-pandemia. Età e generazioni, etnia, genere e identità di genere sono le 3 diversity più frequenti nell’agenda dei TG, con un’incidenza rispettivamente dell’11,2%, del 9% e del 7,5% sul totale delle notizie, mentre disabilità e orientamento sessuale e affettivo rimangono marginali (1,2% e 0,8%) nonostante il 2021 sia l’anno della discussione parlamentare del ddl Zan, volto a contrastare abilismo, omobitransfobia e violenza di genere.

Un’attenzione particolare è stata data al racconto delle generazioni giovani, protagoniste di numerosi prodotti cinematografici, seriali e digitali nel 2021: oltre il 72% dei prodotti a tema giovani coinvolge più aree della diversity, soprattutto nella serialità internazionale, in quella kids e nel mondo digital. Quest’ultimo in particolare continua a dimostrarsi capace di ampliare i punti di vista, dando visibilità e profondità a tematiche spesso relegate ai margini (asessualità, autismo, salute mentale, fatfobia). Francesca Vecchioni, Presidente di Diversity e ideatrice dei Diversity Media Awards ha dichiarato: “Nei programmi tv mainstream le persone sono ancora troppo spesso ‘narrate’ che rese protagoniste dei propri racconti; sono l’oggetto, non il soggetto”. E anche per questo è importante parlarne e analizzare la produzione mediatica ogni anno: “Manca ancora un’espressione della diversità inserita naturalmente nell’offerta mediatica e libera da schemi e registri stereotipati. Segno, probabilmente, che la produzione televisiva, rispetto ad altri canali come le serie tv, i prodotti digitali o i podcast per esempio, sia più portata a ritenere il proprio target meno capace di ‘comprendere’ alcune tematiche legate alla diversità”.

Fino al 29 aprile i prodotti mediali risultati più inclusivi dall’analisi del DMR potranno essere votati dal pubblico su www.diversitymediaawards.it per ottenere la vittoria ai Diversity Media Awards 2022 nelle seguenti categorie: Miglior Film, Miglior Serie TV Italiana, Miglior Serie TV Straniera, Miglior Programma TV, Miglior Programma Radio, Miglior Campagna Pubblicitaria, Personaggio dell’anno, Creator dell’anno, Miglior prodotto digital e Miglior Serie Kids. Durante l’evento saranno attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web. In corsa per il premio come “miglior personaggio dell’anno”: Maneskin, Kasia Smutniak, Madame, Irma Testa, Marco Cappato e Bianca Balti.

I Diversity Media Awards e il Diversity Media Report vengono realizzati con il supporto della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, il sostegno del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani e di GLAAD – organizzazione no profit di attivismo LGBT. Entrambi i progetti sono stati presentati a Elena Buscemi, presidentessa del consiglio comunale di Milano, che ha commentato l’evento dichiarando che “per Milano è sempre importante poter presentare i Diversity Media Awards. Siamo una città aperta e inclusiva, laboratorio per la difesa dei diritti, e ogni anno accogliamo con piacere e convinzione questa iniziativa, patrocinandola e sostenendola, perché rappresenta prima di tutto un esercizio, un momento di analisi e confronto utile anche a noi stessi”.

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