Accesa polemica a “L’aria che tira” (La7) tra il deputato di Italia Viva, Gennaro Migliore, e il vicedirettore del quotidiano La Verità, Francesco Borgonovo. Quest’ultimo spiega il suo ultimo editoriale, dal titolo “Gli ultimi razzisti sono i progressisti dell’Occidente”, nel quale accusa i dem italiani e gli Usa di essere accomunati da un “razzismo progressista”, il cui massimo rappresentante è Biden.

Lo scontro esplode quando il giornalista ricorda che l’esercito ucraino è stato armato dalla Nato e aggiunge: “Putin ha posto nel dicembre scorso le stesse condizioni di oggi. Quindi, questa crisi poteva essere tranquillamente evitata. Gli Stati Uniti hanno fatto filtrare le informative dei servizi segreti che dicevano che sarebbe avvenuta l’invasione russa. E se le hanno fatto filtrare, un motivo c’è: era un segnale per dire alla Russia che non si sarebbero opposti più di tanto. E infatti hanno spostato i loro diplomatici in terra sicura e lasciare campo libero”.
Insorge Migliore: “Fino a dove può arrivare la tua propaganda filorussa?”
“Mi risulta che tu fossi comunista qualche tempo fa”, replica Borgonovo.

“Infatti sono sempre stato contro Putin – commenta Migliore – che invece è un idolo delle destre sovraniste come te”.
“Tu prima eri comunista e favorevole al Cremlino quando c’era la falce e il martello – ribatte Borgonovo – e adesso ti dà fastidio perché bisogna fare professione di fedeltà alla Nato”
“Non hai argomenti – ribadisce il parlamentare – Se dici che sono stati gli Usa a dare via libera all’invasione russa dell’Ucraina, stai dicendo una cosa gravissima che fa torto al mestiere del giornalista”.
“Ho detto un’altra cosa”, risponde il giornalista, che spiega nuovamente il suo punto di vista.

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