di Luca Nascimbene

In questi due anni la cosiddetta controinformazione, quella dei guru liberi che svelano la verità al mondo mentre i mass media assoggettati ai poteri forti diffondono menzogne, ci hanno detto nell’ordine che saremmo tutti dovuti morire o ci saremmo tutti dovuti ammalare in pochi mesi a causa delle mascherine. Dovevano farci venire il cancro per la cosiddetta acidosi; farci svenire e causare danni al cervello per la mancanza di ossigeno; farci venire ogni tipo di infezione a causa di virus, batteri e funghi che nelle mascherine si sarebbero annidati. E soprattutto che i poteri forti non ce le avrebbero mai più fatte togliere.

Sono passati due anni da quando abbiamo cominciato a portarle tutti i giorni in quasi 60 milioni. Non si è mai avuta notizia di alcuna strage da mascherine né di ospedali intasati da pazienti affetti da danni da mascherina. Eppure a milioni ci hanno creduto. Ne hanno condiviso i video e i post. Intasato la chat di famiglie al grido di “sveglia!!!”. Invece niente. E da maggio non saranno più nemmeno obbligatorie.

Poi ci hanno detto che a ucciderci tutti sarebbe stato il vaccino. Che in pochi mesi ci saremmo tutti ammalati di ogni possibile disgrazia, che avremmo avuto i tumori, gli infarti, che le donne sarebbero tutte diventate sterili, che avrebbero tutte abortito, che saremmo tutti morti di arresto cardiaco, perfino che ci avrebbe fatto venire l’Aids. Sono passati 15 mesi dalle prime iniezioni. E ci siamo vaccinati in 50 milioni. E non una sola volta. Dopo 15 mesi dovremmo avere gli ospedali al collasso per i troppi ricoveri da vaccino. Almeno un ospedale, almeno mezzo. E invece niente. Eppure sono milioni quelli che hanno creduto a tutto questo. E in migliaia ci sono morti, per questo. Per quei video, per quei post, per quei guru che assicuravano l’ecatombe dell’umanità, gli ospedali al collasso per i ricoveri da effetti collaterali del vaccino. Qualcuno li ha mai visti?

Quindi ci hanno detto che col green pass avrebbero schiavizzato l’umanità. Che sarebbe stato solo l’inizio. Che non ce lo avrebbero mai più tolto. Che quelli senza green pass sarebbero stati deportati, rinchiusi nei campi di concentramento. Che senza Green Pass non avremmo mai più potuto fare nulla e che la dittatura sanitaria lo avrebbe imposto per sempre, usandolo anche per controllare cosa compriamo, dove andiamo, quante tasse paghiamo eccetera. Dal primo maggio il green pass, già abolito in mezza Europa, è abolito anche dall’Italia. Eppure abbiamo avuto le tv piene di guru, filosofi, costituzionalisti che prevedevano la fine dello Stato di diritto a causa del green pass. E le manifestazioni in piazza, le minacce, gli insulti perché noi stolti non riuscivamo a vedere il grande piano dei poteri forti che col Green Pass ci avrebbero schiavizzati in eterno. E invece niente: già abolito.

Tutto questo per dirvi che i personaggi che per due anni hanno terrorizzato con queste narrazioni milioni di cittadini e che alla luce dei fatti non ne hanno azzeccata mezza che fosse mezza, ora sono gli stessi che diffondono le propaganda a favore di Putin e contro gli ucraini. Gli stessi che negano l’invasione, che negano i bombardamenti sui civili, che arrivano a sostenere che ciò che vediamo sono montature cinematografiche e attori. La domanda a chi ancora si fa raggirare da questi sciacalli che intanto col terrorismo hanno fatto soldi e fama è: se vi hanno mentito per due anni su mascherine, green pass, vaccini, il dubbio che vi stiano mentendo anche ora vi viene?

Quello che segue ha cominciato a prendere forma quando mi sono ritrovato scosso dalla forte impressione vissuta qualche giorno fa nel vedere i vari post e repost di quelle immagini potentissime della giornalista Marina Ovsyannikova, che fa irruzione in uno studio della televisione di stato e che con un cartello scritto a caratteri cubitali, rudimentale e potente, ammonisce il popolo russo, quello indottrinato e anestetizzato o semplicemente intimidito e vessato.

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