Proposto come evento dal 3 al 9 marzo, in sala anche il documentario firmato da Edoardo Leo sul suo maestro. Luigi Proietti detto Gigi è frutto di molti mesi di riprese e chiacchierate tra i due, culminati in quell’amaro 2 novembre 2020, quando Proietti è uscito di scena al suo ottantesimo compleanno. Con Leo parlano la sorella e le figlie dell’attore, Arbore, Piovani, Gassman e Cortellesi, ripercorrendo la storia dell’artista che ha edificato e riattivato teatri, prodotto e diretto grandi successi sul palcoscenico, piegato dalle risate e poi commosso milioni d’italiani.

L’approccio di Leo è quello di un allievo pieno di affetto che ci accompagna tra i cavalli di battaglia e le battaglie di Proietti. Come quella che lo portò a perdere la direzione del Brancaccio per meri giochi di potere locali, o di tutte quelle vinte contro il tempo dei suoi tormentoni. Dal Cavaliere Nero a Pietro Ammicca, dal Maresciallo Rocca a Mandrake e da Gombrowicz a Garinei e Giovannini, il lavoro di Leo rappresenta un’ottima sintesi del mondo creato da Proietti. Non ha una mano sapiente quanto Tornatore, ma ha un cuore grande come un autobus. Si, un auto come quello che a un certo punto inquadra con il suo telefono, mentre porta il motorino, solo perché nella pubblicità sul retro c’era lui, Gigi, in una foto commemorativa della città di Roma. Un doc semplice e toccante come un abbraccio. Tutto quello che serve.

INDIETRO

The Batman, torna al cinema il Cavaliere Oscuro. Ma ci sono anche Gigi Proietti e Terrence Malick

AVANTI
Articolo Precedente

The Batman, gustatevi (per chi può) su grande schermo questo dono di Warner e DC Comics

next
Articolo Successivo

Lunana, il film del Buthan che merita l’Oscar 2022 ha un tocco gentile e aggraziato. Il trailer in anteprima

next