La Corte di assise di Ravenna ha condannato all’ergastolo per l’omicidio di Ilenia Fabbri l’ex marito Claudio Nanni e Pierluigi Barbieri, ritenuti dalla Procura mandante e esecutore del delitto, commesso a Faenza il 6 febbraio 2021. La Corte presieduta dal giudice Michele Leoni ha anche disposto l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale, oltre all’affissione della sentenza nel Comune di Faenza. Gli imputati sono anche condannati in solido a risarcire un danno da due milioni ad Arianna, la figlia di Nanni e della vittima, costituita parte civile.

“Sono state accolte le nostre richieste: ritenevamo entrambi gli imputati meritevoli di ergastolo. Significa che le valutazioni che avevamo fatto come Procura hanno trovato conferma nel dispositivo della sentenza. Vi erano tutte le aggravanti contestate e queste hanno comportato inevitabilmente la condanna dell’ergastolo”. Così il procuratore di Ravenna, Daniele Barberini, che ha rappresentato l’accusa insieme alla collega Angela Scorza, al termine del processo in primo grado per l’omicidio di Ilenia Fabbri. L’avvocato Marco Gramiacci, difensore di Barbieri, aveva chiesto di diversificare le pene valorizzando le attenuanti generiche.

Ilenia Fabbri è stata trovata morta in casa nel febbraio del 2021. La donna, 46 anni, aveva un profondo taglio alla gola. Circa un mese dopo, Barbieri aveva confessato davanti al gip Corrado Schiaretti e alla pm Angela Scorza di essere l’esecutore materiale dell’omicidio e aveva riferito di averlo fatto perché in cambio gli erano stati promessi 20mila euro e un’automobile. L’ex marito della donna, invece, era accusato di essere il mandante ma aveva negato. Sempre nel corso delle sue confessioni, Barbieri aveva rivelato che il loro piano originario era di far scomparire la donna scomparire dentro a un trolley, di cospargerla di acido e di gettarla in una buca.

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