Kiev si è svegliata sotto un sole battente e una relativa tranquillità dettata dall’inizio dei negoziati tra Ucraina e Russia. I cittadini rimasti ne hanno approfittato per andare nei pochi supermercati rimasti aperti per fare le scorte, dove si sono formate lunghe code. La città però si prepara per un’altra offensiva russa: nelle strade si vedono barricate che costringono le poche auto in circolazione allo slalom. “Chi è rimasto si prepara perché la sensazione è che possa essere uno degli ultimi giorni di quiete relativa. Dalle 7.30 non ci sono più state sirene e tutto è tranquillo in città. I russi dicono che i civili possono lasciare Kiev, mentre gli ucraini hanno contrattaccato dicendo che non serve lasciare la capitale. Le persone non credono che i negoziati in corso possano essere risolutivi e pensano che potrebbe iniziare un bombardamento serio” racconta l’inviato di Ansa a Kiev, Mattia Bernardo Bagnoli, facendo il punto della situazione

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Guerra Russia-Ucraina, Unhcr: “Emergenza supera le nostre previsioni: già oltre 450 mila rifugiati. Sono soprattutto donne e bambini”

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