A più di cento giorni di governo, segnati da molti annunci e qualche malumore interno, il sindaco Pd di Roma, Roberto Gualtieri, ha convocato tutti gli eletti di maggioranza in Campidoglio, la giunta capitolina, i 14 presidenti dei Municipi di centrosinistra e le figure chiave che dietro le quinte di Palazzo Senatorio sono chiamate a imprimere un indirizzo alle prossime azioni amministrative. È la squadra dei cento con cui l’ex ministro dell’Economia ha promesso di dare un volto nuovo alla città: sono, infatti, poco meno i commensali a tavola. Location, segreta fino alla tarda serata di venerdì 18 febbraio, Casale Torre Sant’Anastasia, agriturismo a sud della città, in zona Ardeatina Divino Amore.

Sui tavoli, oltre a un ricco menù che ciascuno paga per sé, 50 euro a testa, i temi caldi dei rifiuti, dei trasporti e delle politiche sociali. “Nei prossimi sei mesi porremo le basi del cambiamento dei prossimi anni”, dice il sindaco. Quindi il primo conclave è “un bilancio dei primi 100 giorni” ma occasione “per pianificare il lavoro dei prossimi 180 giorni”. Sui tavoli distribuite centinaia di schede e, al posto dei gruppi di lavoro tematici previsti, si opta per una riunione fiume collettiva.

Si inizia a metà mattinata, con una colazione a base di caffè, succhi di frutta, crostate e croissant e il sindaco che tiene il discorso di apertura. Parla per circa un’ora, poi lascia spazio ad assessori capitolini e presidenti di municipio. È ora di pranzo, tra i tavoli sfilano le portate: riso venere, farro con gamberi e zucchine, trofie ai carciofi. Tra i commensali ci sono anche il capo di gabinetto Albino Ruberti, il direttore generale del Campidoglio, Paolo Aielli, il capo della segreteria, Giulio Bugarini, l’ex capogruppo del Pd, Giulio Pelonzi oggi nello staff del sindaco, il segretario romano del Pd, Andrea Casu. All’ingresso del Casale sono arrivate due donne. Espongono cartelli bianchi sui quali si legge: “Precarie dal 2007, Gualtieri mi devi assumere”. Sono arrivate a “chiedere al sindaco in persona di sbloccare le assunzioni negli asili nido e scuole dell’infanzia”, spiegano.

La riunione è stata indetta da Gualtieri per tirare le fila di una maggioranza eterogenea che però “è un gruppo unito”, assicura la capogruppo del Pd, Valeria Baglio. Tuttavia un confronto animato sul nome indicato dal M5s (Virginia Raggi) per la presidenza della commissione speciale Expo 2030 c’è. Se ne parla. “Ci confronteremo e martedì voteremo in modo unitario. Non ci dobbiamo dimenticare che Raggi è stata la sindaca che negli ultimi 5 anni abbiamo contrastato con tutte le nostre forze, è normale che si sia una discussione”, spiega. Non è l’unico nodo da sciogliere. La decisione di confermare la localizzazione scelta dall’ex sindaca Raggi di due impianti per il trattamento dei rifiuti organici ha sollevato qualche malumore: si sono detti contrari i minisindaci dei municipi interessati dai biodigestori e alcuni consiglieri della maggioranza. “È normale che ci siano preoccupazioni, ma si tratta di impianti verdi e sostenibili, andremo avanti”, assicura il sindaco. Rilancia l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi: “Stiamo organizzando una visita ai biodigestori anaerobici di Bologna, mi auguro possa venire anche il sindaco e vi invito a partecipare. Penso si debba creare una cultura dell’economia circolare e per farlo bisogna conoscere i nuovi impianti”.

Le novità principali, nel corso della giornata, però, le tira fuori l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè: in un report da 40 slide fotografa la condizione delle infrastrutture della mobilità su ferro, è al collasso. Così l’assessore annuncia il rifacimento dell’armamento della linea 8 del tram: “Dovremo chiuderla da luglio per circa 6 mesi”, dice. Sulle metro, poi, “dovremo avviare un’importante manutenzione. La linea B chiuderà anticipatamente alle 21, da aprile a giugno. La linea A chiuderà prima, sempre alle 21, per 18 mesi, a partire da giugno”. Più complessa la vicenda della linea C dove la revisione dei treni avrebbe dovuto essere avviata già in passato “ma non è stata fatta. Proverò a chiedere una proroga al ministero di almeno 18 mesi”, sospira l’assessore. In alternativa ogni mese un treno finirà a deposito e la linea si bloccherà in breve tempo.

Infine, ultimo scoglio da superare, la questione sociale che rischia di farsi esplosiva, soprattutto dopo la denuncia di misure repressive in atto contro i senza fissa dimora nella zona della stazione Termini. “C’è la necessità di dare diritto di residenza anagrafica ai senza fissa dimora – chiarisce Gualtieri –. Insieme con le opere, in vista del Giubileo, ci deve essere anche un lavoro di forte contrasto alla povertà e alle disuguaglianze, e oggi è emersa una visione unita della maggioranza sulle politiche sociali”, assicura il sindaco. Confermano dalla lista Sinistra civica ecologista. “Abbiamo tirato le fila di un’unione di intenti e valori, ma abbiamo anche condiviso la responsabilità, soprattutto sui problemi sociali, nell’ascoltare le istanze dei cittadini e dei corpi intermedi. Ci siamo ritrovati intorno ai motivi che ci hanno unito durante la campagna elettorale”, spiega il capogruppo di Sce in Campidoglio, Alessandro Luparelli.

Nel frattempo si sono fatte le 15:30 passate, è ora di rompere le righe. Si sente risuonare il brano “Apri tutte le porte” di Gianni Morandi, recentemente presentato al festival di Sanremo. Il conclave è terminato. Un paio di consiglieri, Antonio Stampete e Carla Fermariello, per impegni familiari sono già andati via. Gli altri, assessori e minisindaci, lasciano il Casale alla spicciolata intorno alle 16. Si trattiene l’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli. Si ferma a raccogliere le istanze delle insegnanti precarie in protesta. “Ci ha promesso che lavorerà ad ampliare il piano assunzionale”, spiega Irene Germini dei Cobas scuola. A poco a poco l’area parcheggio, zeppa di auto e moto, si svuota. Il sindaco è l’ultimo ad andare via. Ha preso tempo per fare il punto con il suo staff: da domani si lavora alla redazione del cronoprogramma dei sei mesi successivi. “La prossima settimana in conferenza stampa lo illustreremo alla città, saranno mesi molto intensi a termine dei quali tireremo di nuovo le fila”, promette ai giornalisti. Ora però tutti via, che alle 18 c’è la partita della Roma.

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