Il gruppo farmaceutico statunitense Pfizer ha chiuso il 2021 con profitti per 3,9 miliardi di dollari (1,6 miliardi nel 2020) e ricavi quasi raddoppiati a 81,2 miliardi. Gli utili del solo quarto trimestre si sono attestati a circa 600 milioni di dollari, al di sotto delle attese degli analisti. Questo spiega il calo del titolo in borsa nel pre mercato. La spinta decisiva dai vaccini anti Covid che hanno garantito incassi per 42,6 miliardi contro i 6,5 miliardi del 2020. Il vaccino è stato sviluppato insieme alla tedesca BioNtech beneficiando anche di sostanziosi aiuti pubblici soprattutto nella fasi inziale, più rischiose, dello sviluppo del farmaco. Il vaccino Pfizer BioNtech è al momento dominante sul mercato, in Europa ha una quota di circa l’80%, negli Stati Uniti del 70%.

Solo nel quarto trimestre i ricavi sono più che raddoppiati passando da 11,6 a 23,8 miliardi di dollari. Dato quest’ultimo leggermente inferiori alle previsioni (24,1 miliardi). Guardando al 2022 Pfizer si attende di incassare 32 miliardi di dollari dal vaccino contro il Covid e 22 miliardi di dollari dalla pillola per la cura dello stesso virus. Nonostante il gruppo navighi a gonfie vele, la scorsa settimana ha annuncato che nel suo sito di Catania (specializzato in antibiotici e non coinvolto nella produzione di farmaci per il Covid) ci saranno 130 licenziamenti.

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