Stretta di mano tra il governo del Mali e i ribelli Touareg del nord. Le parti hanno firmato quello che è stato ribattezzato “l’Accordo di principio di Roma” che ha tra i suoi scopi una stretta collaborazione per favorire la pace, la sicurezza e la stabilità nei territori del nord e, per estensione, in tutto il Paese. L’intesa è stata raggiunta a Roma e potrebbe rappresentare una svolta anche per il controllo dei flussi migratori che trovano in quell’area un punto di snodo fondamentale per le persone che dall’Africa occidentale si dirigono verso le coste libiche, tunisine e marocchine nella speranza di sbarcare in Europa.

L’accordo è il frutto di quattro giorni di incontri che si sono tenuti nella Capitale mediati da Ara Pacis Initiatives for Peace Onlus ed è stata firmata dal ministro maliano per la Riconciliazione, Ismael Wagué, dal segretario del Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad, Bilal Ag Cherif, dal presidente della Platforme du 14 Juin 2014 d’Alger, Hanoune Ould Ali, e, per la mediazione, dalla presidente di Ara Pacis, Maria Nicoletta Gaida. Il documento sancisce la collaborazione tra i maggiori movimenti armati del nord e il governo maliano e integra la partecipazione dei leader comunitari tradizionali e delle organizzazioni femminili e giovanili nel Csp (Cadre Strategique Permanant), unione tra movimenti armati, nata a Roma nel maggio 2021 alla presenza del ministro degli esteri Luigi di Maio con la mediazione di Ara Pacis.

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