“Oggi alcuni quotidiani hanno rilanciato una fotografia che mi riprende mentre sono in fila, insieme a decine di persone, davanti ad una farmacia in attesa di poter fare un tampone”. L’ex sindaca di Roma Virginia Raggi ha deciso di intervenire su Facebook dopo che, nelle scorse ore, è stata diffusa una sua foto mentre aspettare di farsi testare. “Chiariamo subito due punti: non stavo facendo nulla di illegale e, a differenza di quanto qualcuno vuole insinuare, non ero in “incognito” solo perché indossavo un cappuccio per difendermi dal freddo. Se avessi voluto nascondermi (da cosa poi?) avrei cercato una farmacia senza fila”.

Il post è arrivato dopo che, nelle ultime ore, sono arrivate richieste di chiarimento da colleghi e avversari politici: l’ex sindaca non ha mai spiegato se ha fatto il vaccino contro il Covid. L’esponente M5s si era contagiata a novembre 2020 e poi, dopo essere stata sollecitata più volte sul tema, ad agosto scorso aveva replicato di “avere gli anticorpi ancora molto alti” e che “il medico” le aveva consigliato di non farlo. Raggi nel suo lungo post ha messo sotto accusa “il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l’etichetta “no-vax””. E ancora: “Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe”. E, ha aggiunto, “si sta creando un meccanismo di ghettizzazione sociale. Le divise, vax e no-vax, sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi”. Ma sul merito Raggi si rifiuta di dare chiarimenti: “Quanto al vaccino Covid lo ripeto: è una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a “solleticare la pancia” del Paese per fini elettorali.

Oggi in difesa della Raggi è intervenuto anche Matteo Salvini: “Per me è un’avversaria politica, sicuramente, ma a tutto c’è un limite”, ha dichiarato il leader del Carroccio, “che qualche giornale e qualche politico attacchino l’ex sindaco perché era tranquillamente in coda fuori da una farmacia romana per fare un tampone, come fanno altre migliaia di cittadini ogni giorno, è inaccettabile. Mala tempora currunt“. Tra i primi a chiedere chiarimenti c’è stato Carlo Calenda. “Ho detto che Raggi deve chiarire, non può mettersi in fila di nascosto a fare un tampone”, ha dichiarato in mattinata. “Oggi non ha l’obbligo vaccinale, può dire di essere una no vax, chiarire le sue tesi. Mi sembra poco legittimo fare finita di niente” vista la sua “responsabilità pubblica. Per aver detto questo ho ricevuto una marea di insulti e minacce”. Subito dopo ha parlato anche l’assessore Pd del Lazio Alessio D’Amato: “Raggi? Ognuno fa le proprie scelte ma non bisogna seguire i cattivi esempi. Un esponente pubblico dovrebbe spiegare alla pubblica opinione perché non intende vaccinarsi qualora non si sia vaccinato”, ha dichiarato.

A lui aveva replicato il collega M5s in Campidoglio Daniele Diaco: “Non potendo parlare della figura del sindaco Gualtieri, su cui i giornali di regime giustamente non spendono mezza parola, tutta l’attenzione mediatica è nuovamente concentrata su Virginia Raggi, come del resto è stato nei precedenti cinque anni di consiliatura. Adesso si sono inventati una nuova polemica mettendola in croce per aver fatto la fila per un tampone in farmacia. Insomma, l’ennesimo attacco politico ai danni della ex sindaca che nulla ha a che vedere con il dato sanitario o di salute pubblica. Il morboso e perverso attenzionamento nei suo confronti continua: sapevamo che molti giornali avevano un debole per lei, ma non immaginavamo fino a questo punto…”.

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