Il presidente del Consiglio Mario Draghi lunedì 10 alle 18 terrà una conferenza stampa sugli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal governo. Interverranno anche i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Istruzione Patrizio Bianchi oltre al coordinatore del Cts Franco Locatelli. Il sito ilfattoquotidiano.it questa volta, a differenza di quanto accaduto nella conferenza stampa di fine anno, non sarà tra le testate che avranno l’opportunità di porre domande al capo del governo. Visto che l’incontro con la stampa arriva dopo l’escalation dei contagi, tre decreti sul Covid e il dibattito pubblico sul rientro a scuola, ilfatto.it pubblica qui 11 possibili domande da fare al premier.

  1. In questa conferenza stampa vige l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. Perché non è stato deciso anche per le scuole, dove ora sono obbligatorie solo se ci sono casi positivi?
  2. Vista l’evoluzione chiara della pandemia con Omicron, perché non siete stati in grado di organizzare un rafforzamento delle misure di sicurezza sanitaria nelle scuole nelle due settimane di vacanze di Natale? Non è l’ennesima occasione mancata?
  3. L’ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, al nostro giornale ha detto che prima il Comitato scientifico si riuniva tutti i giorni. Al contrario non è stato interpellato dal governo né sull’obbligo vaccinale né sulla riapertura delle scuole, mentre ha suggerito una diversa modulazione delle quarantene. Che senso ha mantenere un organismo che viene bypassato sulle scelte principali a beneficio dei negoziati tra partiti?
  4. L’ultimo report dell’Iss indica di agire subito per invertire la tendenza ed evitare così nuovi ricoveri e il sovraccarico degli ospedali. L’avviso ha chiaramente i toni dell’urgenza. Perché al momento li avete ignorati? Avete intenzione di tenerli in considerazione con delle misure nei prossimi giorni?
  5. A marzo, in risposta a Salvini, disse che “è desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati“. Quali evidenze scientifiche o quali indicazioni degli esperti hanno spinto il governo ad approvare tre diversi decreti Covid in 10 giorni, nonostante l’evoluzione di Omicron sia chiara da tempo ovunque?
  6. In un articolo di giornale di cui non si ha notizia di smentita le viene attribuita la frase o almeno la convinzione che le ultime decisioni sono spinte dal fatto che “difendiamo il Pil che cresce“. C’è una soglia di ospedalizzazioni o di decessi oltre la quale non è più accettabile questo assunto?
  7. Il 22 luglio scorso definì il green pass “una misura con i quali i cittadini possono continuare a svolgere attività con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”. Crede che quel giorno si sia sbagliato o sia stato consigliato male?
  8. Nel suo discorso di insediamento a febbraio disse: “Ci impegniamo a informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole”. Perché dal 25 novembre ad oggi, cioè il periodo in cui è esploso di nuovo il contagio per effetto di Omicron, lei – presidente – ha partecipato solo a una conferenza stampa sui decreti Covid, questa, peraltro convocata dopo 5 giorni e dopo varie critiche?
  9. La variante Omicron è stata annunciata il 25 novembre, molti Paesi europei (dall’Olanda in lockdown alla Danimarca che ha chiuso cinema e teatri all’Irlanda che ha messo il coprifuoco) sono intervenuti nelle prime settimane di dicembre con diverse misure. Noi, in forza di un presunto vantaggio, abbiamo atteso il 23 dicembre con cui abbiamo chiuso le discoteche e deciso le mascherine all’aperto. Si è pentito di non aver preso decisioni più opportune e tempestive?
  10. La cabina di regia del ministero della Salute più volte ha suggerito di cambiare colore anche con 2 parametri oltre la soglia sui 3 esistenti. Non l’avete mai fatto. Perché? Così non si sottovaluta l’entità dell’emergenza?
  11. Per anticipare l’evoluzione della pandemia uno degli strumenti è il sequenziamento per misurare l’entità delle varianti. Tuttavia questo mese l’Italia ha centrato il suo record negativo di 0,25 per cento di tamponi processati. Non crede che sia un fallimento e una resa di fronte al virus?
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