La conferma del boom di contagi da Omicron in Italia arriva anche dall’analisi delle acque reflue: i campioni analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità indicano un forte incremento della circolazione della variante del coronavirus nelle tre settimane comprese tra il 5 e il 25 dicembre. La flash survey straordinaria ha analizzato 282 campioni di acque reflue raccolti in 98 punti di campionamento di 16 Regioni/Province Autonome. In totale, 80 campioni (il 28.4%) sono stati identificati come positivi per la variante Omicron mediante un test molecolare rapido messo a punto dall’Iss.

Lo studio, commenta Giuseppina La Rosa, “si sta rilevando uno strumento fondamentale, complementare alla sorveglianza epidemiologica, per comprendere l’evoluzione della pandemia”. Infatti, dai dati emerge chiaramente la progressione di Omicron in Italia: nella prima settimana è stato trovato positivo alla nuova variante un solo campione su 74. Nella seconda settimana sono diventati 15 su 108, nei sette giorni tra il 19 dicembre e Natale sono schizzati a 64 su 100. Nella settimana 19-25 dicembre la presenza della variante ha subito un notevole incremento su tutto il territorio nazionale. L’integrazione di questi dati con quelli provenienti dalla sorveglianza epidemiologica – scrive l’Iss – consentirà di monitorare con precisione l’evoluzione di Omicron e di altre varianti.

Lo studio è stato effettuato dal gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa del Dipartimento Ambiente e Salute e da Elisabetta Suffredini del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica Veterinaria dell’ISS, con la collaborazione della rete SARI, sorveglianza nazionale di SARS-CoV-2 nelle acque reflue. Fanno parte del gruppo di lavoro Marcello Iaconelli, Giusy Bonanno Ferraro, Pamela Mancini e Carolina Veneri.

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