Hanno nuotato per circa 12 ore fino a riva dopo che il loro elicottero ha avuto un incidente a nord-est del Madagascar: è l’avventura capitata a Serge Gelle, segretario di Stato per la polizia, e a un altro sopravvissuto, secondo quanto raccontato dalle autorità locali. Sono ancora in corso le ricerche degli altri due passeggeri dopo quanto avvenuto ieri per cause non chiare, come hanno spiegato polizia e autorità portuali. Gelle e un poliziotto hanno toccato terra nella città balneare di Mahambo stamattina – 21 dicembre -, sembra dopo essere saltati fuori dall’elicottero, come ha riferito Jean-Edmond Randrianantenaina, a capo dell’autorità portuale. In un video condiviso sui social media, il 57enne Gelle appare esausto su una sedia a sdraio, ancora nella sua uniforme mimetica. “Il mio tempo di morire non è ancora arrivato”, ha detto il generale, aggiungendo di avere freddo ma di non essere ferito. Gelle, dopo aver prestato servizio per 30 anni nella polizia, è diventato ministro lo scorso agosto.

L’elicottero che ha subìto l’incidente stava portando lui e altre persone a ispezionare il sito dove un’imbarcazione è affondata il 20 dicembre al largo della costa nord-orientale, con almeno 21 vittime e circa 60 dispersi, secondo le ultime notizie. A bordo della nave viaggiavano illegalmente 130 persone. Stando a quanto informa il rappresentante dell’agenzia martittima di trasporto fluviale (APMF) di Soanierana-Ivongo Adrien Fabrice Ratsimbazafy, da segnalazioni pervenute agli operatori del porto, il motore potrebbe essersi danneggiato a causa di un problema tecnico. Ha poi aggiunto: “La barca si è trovata in balia delle onde e si è arenata su una scogliera”. Intanto le Forze dell’ordine locali hanno dato il via alle indagini.

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