Alex Zanardi è tornato a casa. La moglie Daniela Manni racconta che il campione paralimpico ha potuto lasciare la clinica un anno e mezzo dopo il grave incidente in handbike. “Dopo il lungo periodo in ospedale è importante per lui tornare dalla sua famiglia e nel suo ambiente familiare. Bisogna anche considerare che, a causa della situazione pandemica – spiega la moglie – per un anno e mezzo Alex ha avuto intorno a sé solo persone con mascherine e dispositivi di protezione”

Zanardi era rimasto ferito nello scontro con un camion durante una staffetta in handbike a Pienza, in provincia di Siena il 19 giugno 2020 subendo un forte trauma cranico che l’aveva successivamente obbligato a sottoporsi a un delicato intervento neurochirurgico. Dall’ospedale di Siena era stato poi trasportato al San Raffaele di Milano e quindi, dal 21 novembre 2020, a quello di Padova. Il 14 gennaio scorso Zanardi aveva ricominciato a comunicare. “Il recupero continua ad essere un processo lungo. Il programma di riabilitazione condotto da medici, fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti ha permesso progressi costanti. Naturalmente, le battute d’arresto ci sono e possono ancora verificarsi. A volte bisogna fare due passi indietro per farne uno in avanti. Ma Alex dimostra ripetutamente di essere un vero combattente“, racconta ancora Daniela Manni.

“È il regalo più bello di Natale che potevamo ricevere sperando possa ritrovare serenità familiare e successi di ripresa”, ha detto Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico. Giovanni Malagò, presidente del Coni, parla di “una notizia meravigliosa”.

La procura di Siena aveva aperto un fascicolo sull’incidente. Nel fascicolo si ipotizzava il reato di lesioni gravissime da incidente stradale, in base all’articolo 590 bis del codice penale. Il 20 gennaio 2021 la conclusione del perito della procura di Siena, Dario Vangi, indicavano che l’incidente “si è verificato non a causa dell’invasione di corsia” da parte del mezzo pesante “ma a causa della presenza del veicolo” pesante stesso. La perizia, infatti, non aveva riscontrato “alcun nesso causale tra la condotta tenuta da Marco Ciacci, alla guida dell’autoarticolato, e la determinazione del sinistro stradale in seguito al quale Zanardi riportava gravi lesioni”. Il successivo 23 luglio il gip di Siena ha disposto l’archiviazione delle indagini.

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