Lo scorso 8 ottobre a Ferrara un uomo che aveva seguito i loro consigli era morto, stesso destino per un 68enne di Reggio Emilia: deceduto. Su questi casi di positivi a Sars Cov 2, poi malati di Covid, no vax che si curavano a casa sono stati aperti dei fascicoli dalle procure competenti sui medici, legati al centro di assistenza Ippocrateorg. Oggi quel servizio e la contestata rete di medici legata a un gruppo Facebook che forniva anche da remoto consigli su terapie domiciliari contro il Covid è stato chiuso. L’annuncio è arrivato sul canale YouTube. Questo perché la maggior parte dei medici, quasi tutti, sono stati sospesi. Non possono più esercitare neppure in telemedicina. Sospesi perché “non si sono vaccinati e perché – attacca il fondatore Mauro Rango (nella foto) – hanno curato più di 60mila persone a casa, lasciate sole, con Tachipirina e vigile attesa, che non avevano nessun altro a cui rivolgersi se non a uno dei nostri medici per telefono”.

Secondo questo gruppo che il Covid può essere “curato a domicilio e tutti possono guarire, se si segue fin dai primi giorni un protocollo che vede tra i suoi farmaci l’ivermectina, l’idrossiclorochina, il cortisone, l’eparina”. Come ormai noto, l’ivermectina al momento non è autorizzata da nessuna agenzia del farmaco come cura Covid ma solo come antiparassitario, anzi l’uso è sconsigliato. L’uso in grande quantità invece provoca effetti collaterali importanti. Sull’idrossiclorochina il dibattito è stato lungo e controverso ma la conclusione è che dopo un po’ di studi la comunità scientifica sostiene il non utilizzo, sia come profilassi sia come terapia perché inefficace. Quanto a cortisone ed eparina, il loro utilizzo non nasce dai consigli del signor Rango, studioso di scienze sociali e diritti umani, come lui stesso si presenta: ma è già utilizzato dai medici per i pazienti più gravi o con caratteristiche o patologie particolari. Ovviamente l’assunzione deve avvenire negli ambiti previsti dai protocolli e dalla procedure autorizzate da Aifa e/o in ambito ospedaliero

“Siamo stati costretti a chiudere – evidenzia Rango – ma abbiamo chiuso fino al 31 dicembre, perché stiamo cercando nel frattempo altri medici che siano ancora iscritti all’Ordine e che possano prendere in mano il servizio assistenza. In passato – aggiunge – dei volontari che dopo il lavoro, durante o nelle pause chiamavano pazienti gratuitamente e li assistevano perché avevano bisogno sarebbe stato dato un premio. Oggi sono persone che vengono perseguitate. Di cui sui giornali, sulle tv, non si fa altro che dire le peggiori cose“. “Tantissima gente continua a cercarci, che ha bisogno di sostegno e aiuto perché il protocollo sostanzialmente rimane ancora quello di Tachipirina e vigile attesa, perché spesso si è soli a casa e si ha bisogno di un medico reperibile. Non è assolutamente un addio, ma un arrivederci a prestissimo perché Ippocrateorg non molla e non mollerà”. Affermazioni che sono false perché già dal 26 aprile scorso il ministero della Salute ha emesso una nuova circolare in cui sono presenti tutte le indicazioni del caso per la terapia domiciliare. Nella circolare per esempio si sconsiglia sia l’uso dell’eparina e dell’idrossiclorochina.

La Federazione degli ordini dei medici ha più volte ricordato che “in nessun caso il medico può adottare e diffondere pratiche diagnostiche o terapeutiche delle quali non sia resa disponibile idonea documentazione scientifica e clinica, valutabile dalla comunità professionale e dall’autorità competente. Né deve adottare o diffondere terapie segrete”.

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