Tra i vari bonus fiscali predisposti dal Governo, il “preferito”resta sempre il Superbonus 110%. Secondo infatti quanto reso noto lo scorso 31 ottobre da Enea, ad oggi questi tipi di interventi hanno portato a investimenti per 9,7 miliardi di euro, per un totale di 57.664 pratiche.

Qual è l’andamento delle richieste e come sono strutturate

A fare richiesta per il Superbonus 110%, stando ai dati trasmessi dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sarebbero principalmente le unità unifamiliari che contano da sole 29.369 pratiche, seguite dalle unità immobiliari funzionalmente indipendenti con 19.938 pratiche e infine dai condomini con 8.356 pratiche.

Per ciò che riguarda invece la quota investita, i lavori di maggiore entità sono stati fatti in condomini, per un investimento medio pari a circa 573 mila euro, mentre per gli edifici unifamiliari sono stati investiti 104 mila euro e per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti 95 mila euro.

Rispetto al mese scorso le pratiche presentate per accedere a questa agevolazione hanno visto una crescita del 25%. È la Lombardia a guadagnarsi il primato del maggior numero di richieste presentate (8.029), mentre a seguire si trovano Veneto (7.237), Lazio (5.654), Toscana (4.617) ed Emilia Romagna (4.392).

Sul futuro del Superbonus

La Legge di Bilancio per il 2022 introdurrà alcune novità in termini di bonus fiscali e anche per quanto riguarda più specificatamente il Superbonus, come ricordato di recente sul Magazine ufficiale di Immobiliare.it.

C’è da ricordare però che le regole per accedere al Superbonus per le unità unifamiliari saranno valide fino al prossimo 30 giugno 2022, data dopo la quale sarà indispensabile la presenza di altre specifiche condizioni da dover rispettare; ciò potrebbe spingere ulteriormente la presentazione delle domande nel corso dei prossimi mesi.

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