Come ogni sabato dall’entrata in vigore del dispositivo, i circa 1.500 attivisti del coordinamento contro il Greenpass ‘Libera Piazza Genova’ si sono riuniti per attraversare le vie del centro cittadino in corteo. All’iniziativa presente a sorpresa anche l’ex-portavoce del Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste Stefano Puzzer con una delegazione di portuali triestini e alcuni colleghi del neonato CIPG (Coordinamento Lavoratori Portuali Genova). Il nuovo coordinamento, attivo prevalentemente al Porto di Genova Prà, è stato creato dal momento che tutti i sindacati, compresi quelli di base dell’USB che hanno proclamato lo sciopero lo scorso 25 ottobre per ottenere i tamponi gratis, portata a buon fine la trattativa hanno smobilitato l’agitazione all’interno del porto.

“Questo è solo il primo passo e dobbiamo bloccarli subito – ha scandito il portuale triestino in piazza Matteotti -. Dobbiamo farlo con le armi che loro non conoscono, su un terreno che non conoscono, e per questo il governo è in difficoltà, perché non conosce il nostro linguaggio, parlare con il cuore, pacificamente”. Malgrado il numero dei portuali in corteo si limitava a poche decine, la visione rilanciata da Puzzer è quella di un movimento che riunisca i porti, a partire da Trieste e Genova, volto a contrastare il Greenpass “bloccando l’economia, non la nostra, ma quella di chi pensa di comandare il Paese e ha perso totalmente la visione della realtà vera, dei problemi delle famiglie”. L’intervento si è chiuso rilanciando lo sciopero indetto dai sindacati del Cub per il prossimo martedì 4 novembre.

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