Nuovo rinvio per la proposta di legge sull’eutanasia legale: sarebbe dovuto arrivare in Aula alla Camera il 25 ottobre e invece è stato rimandato tutto al 22 novembre. A stabilirlo è stata la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio, che ha ‘ri-calendarizzato’ il provvedimento che è ancora all’esame della commissione Giustizia. “Mancano i pareri del governo sugli emendamenti”, ha denunciato il comitato Liberi fino alla fine che ha appena depositato oltre un milione di firme per chiedere un referendum per la legalizzazione dell’eutanasia.

Il 27 ottobre scorso, durante la seduta congiunta delle commissioni Affari sociali e Giustizia a Montecitorio, il centrodestra ha continuato con l’ostruzionismo. “Il leghista Pagano”, ha dichiarato il deputato M5s Aldo Penna, “ha minacciato per la legge sul suicidio assistito lo stesso destino della Pdl Zan, se i sostenitori del testo base non scenderanno a compromessi”. E ha concluso: “Uomini come Pagano sono la negazione del cristiano principio della misericordia e procedono con la forza arrogante delle falsificazioni storiche e documentali a minacce che vanno solo restituite all’autore perché intraprenda un percorso di ravvedimento che lo metta in sintonia con quesì precetti cristiani di cui pensa di essere difensore”. Per il capogruppo della Lega in commissione Giustizia, il deputato Roberto Turri, la pdl non è tra le priorità da affrontare: “Sinistra e 5S chiariscano se la priorità del Paese è la pdl sul suicidio assistito o garantire le risorse del Pnrr. Con che criterio si preferisce calendarizzare alla Camera il provvedimento sull’eutanasia prima della delega sul processo civile, prevista appunto dal Pnrr e da approvare assolutamente prima della fine di quest’anno se non vogliamo compromettere i fondi Ue? Non vorremmo che, dopo lo stop al Ddl Zan, qualcuno volesse segnare a tutti i costi un punticino a proprio favore”.

L’esame della proposta di legge sul suicidio assistito riprenderà mercoledì 3 novembre nelle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera, che oggi non hanno potuto riunirsi visto il voto di fiducia sul decreto infrastrutture e la lunga seduta dell’Aula. Secondo quanto riferiscono alcuni deputati delle due Commissioni le convocazioni di due sedute per mercoledì e giovedì prossimi sono state decise e comunicate, dopo che questa settimana si è potuta tenere solo una seduta – ieri – nella quale Lega e Fdi hanno svolto due lunghi interventi sul complesso degli emendamenti. Sempre la prossima settimana si terrà un ufficio di presidenza delle Commissiioni per mettere a punto la tempistica d’esame del provvedimento, visto che è stato calendarizzato in Aula dalla capigruppo per il 22 novembre.

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