Paolo Bellini può partecipare alle udienze del processo in corso a Bologna oppure no? Dopo il malore dello scorso venerdì in aula e l’intervento chirurgico al cuore condotto dai medici dell’ospedale Sant’Orsola, i difensori dell’ex esponente di Avanguardia Nazionale prendono tempo. E i tempi del dibattimento sono destinati inevitabilmente ad allungarsi. Alla Corte d’Assise non basta la perizia dei medici di parte: ha dunque nominato tre esperti medico-legali per una valutazione il più possibile oggettiva delle condizioni di salute di Bellini, imputato per concorso nella strage del 2 agosto 1980.

L’ex esponente del neofascismo italiano dovrebbe essere dimesso nel fine settimana e la difesa ha già presentato un’istanza di differimento per legittimo impedimento, sottolineando che i medici prescrivono due settimane di riposo: corrispondono al periodo di un possibile stop del processo visto che Bellini non potrà essere presente. Il presidente della Corte, Francesco Maria Caruso, non vuole indugiare e ha perciò deciso di far visitare Bellini chiedendo di sapere, entro il prossimo mercoledì 15 settembre, “se Bellini potrà partecipare alle prossime udienze, senza rischi eccedenti la normale condizione esistenziale del cittadino, in relazione alle condizioni di salute di ciascuno, evidentemente variabili, tenuto conto che si tratta semplicemente di assistere a udienze che non comportano sforzi”. I periti devono anche dire “se la condizione di stress è rilevante sotto il profilo patologico, tenuto conto che trattasi di condizione comune tutti coloro che partecipano a queste udienze”, ha spiegato il giudice, sottolineando la necessità che il processo prosegua a ritmi serrati, “senza interruzioni, inciampi, dilazioni di nessun tipo. Ogni udienza perduta andrà recuperata”.

I legali di Bellini, gli avvocati Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti, hanno già chiesto il rinvio per legittimo impedimento. Il giudice prenderà in esame la richiesta alla prossima udienza di venerdì. Bellini, che ha partecipato a quasi tutte le udienze, potrebbe rinunciare eventualmente ad essere presente in aula nel periodo di convalescenza deciso dai medici e acconsentire allo svolgimento del processo anche senza di lui.

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