Sono 6.157 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 6.735. Sono invece 56 le vittime in un giorno, stabili rispetto alle 58 di ieri. I tamponi, tra molecolari e antigenici, processati in un giorno sono 331.350, ieri erano stati 296.394. Di conseguenza il tasso di positività passa dal 2,2% di ieri al 1,9%.

Le ospedalizzazioni sono di nuovo in salita: 569 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 13 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 53. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.204, si tratta di 40 persone in più rispetto a ieri.

“Negli ultimi 30 giorni, nella fascia d’età over 80 dove la copertura vaccinale è intorno al 90%, il tasso di ricoveri in terapia intensiva degli immunizzati con ciclo completo è ben quindici volte più basso dei non vaccinati (1,0 contro 14,6 per 100mila abitanti) mentre il tasso di decesso è quindici volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo”. Lo sottolinea l’ultimo aggiornamento del report ‘Epidemia Covid-19’ dell’Istituto superiore di sanità (Iss) che completa il monitoraggio settimanale.

Nella distribuzione geografica il primato per numero di contagi in 24 ore resta alla Sicilia (+1.200), seguita da Veneto (+645) e Lombardia (+577). In ordine decrescente poi ci sono Emilia Romagna (+545), Toscana (+491), Campania (+455), Lazio (+404), Piemonte (+302), Calabria (+294), Puglia (+228), Sardegna (+173), Marche (+171), Friuli Venezia Giulia (+162), Liguria (+143) e Umbria (+100). Tutte le altre regioni registrano un incremento inferiore alle 100 unità. Nello specifico: Abruzzo (+85), Provincia autonoma di Bolzano (+81), Basilicata (+48), Provincia autonoma di Trento (+39), Molise (+11) e Valle d’Aosta (+3).

Nel confronto con sabato scorso si nota come nonostante siano stati effettuati un numero maggiore di tamponi (331.350 vs 293.464) i nuovi casi registrano un decremento (6.157 vs 6.860). Tutti gli altri valori risultano, invece, in leggera crescita, ovvero: le vittime (56 vs 54), gli ingressi in terapia intensiva ( 53 vs 42 ) e i ricoveri (+40 vs -3). Questo andamento viene confermato anche nell’analisi dei dati settimanali (lunedì- sabato) rispetto alla settimana precedente. Infatti, a fronte di un numero maggiore di test processati (1.641.974 vs 1.391.823), i casi positivi registrano una decrescita (35.911 vs 39.699) e in questa analisi anche i ricoveri (+71 vs +344). Mentre gli altri valori sono in salita: i morti (373 vs 305) e gli ingressi in terapia intensiva ( 283 vs 247 ). Ciò vuol dire che sebbene il virus continui a diffondersi, grazie alla somministrazione sempre più diffusa dei vaccini, non si registrano impennate nei contagi e conseguente sovraccarico delle strutture ospedaliere.

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