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Tokyo 2020, Fabio Fognini polemico su Berrettini: “La sua rinuncia alle Olimpiadi mi penalizza, aspetto ancora telefonata da lui”

Con il ritiro di Matteo a causa di un infortunio, il tennista toscano dovrà rinunciare a giocare la competizione olimpica in doppio. L'Italia andrà in Giappone con 6 tennisti, tre maschi e tre donne. Fognini dice di stare bene anche se "si farà fatica", e l'assenza di pubblico potrebbe condizionare le sue prestazioni. Intanto, sogna la medaglia che al tennis italiano manca dal 1924
Tokyo 2020, Fabio Fognini polemico su Berrettini: “La sua rinuncia alle Olimpiadi mi penalizza, aspetto ancora telefonata da lui”
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È polemica tra Fabio Fognini e Matteo Berrettini, con il tennista toscano che non le manda a dire dopo il ritiro di Berrettini dalle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa di un problema muscolare: “Non voglio commentare la scelta di Matteo, altrimenti vado abbastanza sul polemico” dice in un intervista a Repubblica. Il dissapore tra le due stelle del tennis pare sia dovuto proprio alla rinuncia del 24enne recente finalista a Wimbledon, e alle conseguenti difficoltà di Fognini di poter giocare la competizione in doppio oltre al singolare maschile.

“La sua piccola decisione di dare forfait si ripercuote anche su di me, perché non potrò giocare il doppio” spiega Fognini, lamentando che l’assenza di Matteo potrebbe condizionare anche il successo del tennis maschile italiano alle Olimpiadi: “Con lui qui le chance di vedere l’Italia sul podio, anche nel singolare, sarebbero state più alte”. Senza Berrettini, l’Italia conterà a Tokyo altri sei tennisti: tre uomini – Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego e, appunto, Fabio Fognini – e tre donne, con Camilla Giorgi, Jasmine Paolini e Sara Errani. Fognini continua piccato: “Matteo sta vivendo un periodo speciale, ma non ci siamo più sentiti. Nessuna telefonata, zero”. Nonostante questo, il 9 volte titolato ATP ci tiene a fare i migliori auguri al ragazzo: “Comunque gli auguro di riprendersi presto”.

L’attuale numero 31 della classifica mondiale è comunque pronto a dare il meglio di sé a Tokyo, con il primo appuntamento contro il tennista di casa Yuichi Sugita: “Fisicamente sono a posto e sto colpendo bene la palla, anche se in campo sto vivendo un momento disordinato, diciamo così. Devo riordinare le idee nella mia testa”, commenta, conscio del fatto che Tokyo 2020 richiederà concentrazione e tenuta fisica anche con l’assenza del pubblico: “Si farà fatica. Fa un caldo pazzesco. L’Ariake Tennis Park è molto bello, ma il vuoto sugli spalti resta e non mi piace“.

E sul possibile ritiro, Fabio ci pensa ma vorrebbe appendere la racchetta al chiodo dopo aver coronato la propria carriera con una medaglia: “Ci penso, ho sempre detto però che se faccio un risultato così non mi ritiro subito. Gioco un altro anno per festeggiare. Poi saluto tutti e chiudo”. Una medaglia per gli Azzurri del tennis manca da 97 anni: l’ultima (e unica) è stata quella di bronzo vinta da Uberto de Morpurgo a Parigi 1924.

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