Berlusconi mi cita a livello civile e mi chiede non meno di 200mila euro. Li chiede per delle affermazioni fatte sui social tra il 2017 e 2019″. Lo ha raccontato il senatore ed ex ministro del Movimento 5 stelle, Danilo Toninelli, in un video su Facebook. “Berlusconi mi cita in un processo civile, e volete sapere perché? Diffamazione e illecito civile, commessi con dichiarazioni pubbliche rese attraverso internet. E i danni richiesti non devono essere inferiori alla somma di 200mila euro, come se io li avessi. Forse Berlusconi non sa che io ne ho restituiti molti di più. Questo perché ho ricordato in post e tweet che è un condannato in via definitiva per frode fiscale, definito impresentabile e bugiardo e perché ho accostato alla sua persona la parola ‘barzelletta“. Dopo la pubblicazione del video è intervenuto con una nota il parlamentare di Forza Italia, Niccolò Ghedini, avvocato di fiducia del Cav. “Come è noto è stato il senatore Toninelli a querelare il presidente Berlusconi per una frase da questi asseritamente pronunciata, fatto del tutto, a parere di questa difesa, insussistente. Gli avvocati del presidente Berlusconi si sono limitati a raccogliere una piccola parte delle innumerevoli dichiarazioni svolte nei confronti di questi nel corso del tempo dal senatore Toninelli e hanno proposto un’istanza di mediazione di natura squisitamente civilistica e conciliativa senza proporre querela alcuna”. Affermazioni davanti alle quali c’è stata una controreplica di Toninelli. “Ho una causa in corso che si riferisce a fatti molto lontani, accaduti tra il 2018 e 2019, per cui Berlusconi è già stato rinviato a giudizio con l’accusa di diffamazione. Ma questa non c’entra nulla. Poco tempo fa, Berlusconi ha tentato un’azione risarcitoria nei miei confronti per fatti passati da 4 anni, quindi ben oltre il termine per l’eventuale querela per diffamazione. Una querela che infatti non mi ha mai fatto”

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