Roman Protasevich, un ex collaboratore di Nexta, il canale Telegram di opposizione bielorusso, è stato arrestato all’aeroporto di Minsk, dopo un atterraggio di emergenza del volo Ryanair sul quale viaggiava. Protasevich, 26 anni, era in viaggio da Atene a Vilnius, in Lituania, con un volo Ryanair e per dirottare il volo, l’aeronautica bielorussa ha spedito un MIG-29 (un aereo caccia) con la scusante di “una allerta bomba“. Il tutto dopo che il presidente bielorusso Aljaksandr Lukashenko aveva definito la sola presenza dell’uomo sull’aereo “una minaccia per l’aviazione civile internazionale”. Che rischia la pena di morte, secondo gli attivisti che si oppongono al regime bielorusso.

Protassevich da novembre è stato inserito dai servizi di sicurezza di Minsk sulla lista “di individui implicati in attività terroristiche. Nexta, anche soprattutto grazie al suo canale Telegram, ha avuto un ruolo di primo piano nella grande ondata di proteste seguite alla rielezione di Lukashenko lo scorso anno, aprendo al suo 26esimo anno di presidenza. L’arresto del giovane oppositore ha suscitato la reazione di Svetlana Tikhanovskaja, leader dell’opposizione in esilio: “Chiediamo il rilascio immediato di Raman, indagini dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile e sanzioni contro la Bielorussia”, scrive su Twitter.

Il caso è già diventato diplomatico. L’Unione europea, per voce dei presidenti Ursula Von der Leyen, Charles Michel e David Sassoli e dall’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell, chiede l’immediato rilascio di tutti i passeggeri definendo “inammissibile” il dirottamento: “TUTTI i passeggeri devono essere in grado di continuare il loro viaggio immediatamente”, ha scritto Borrell in un tweet, chiedendo implicitamente il rilascio anche di Protasevich. Il ministero degli Esteri tedesco ha chiesto “spiegazioni immediate” a Minsk, mentre la Polonia parla di “terrorismo di Stato”.

Per la von der Leyen, “è assolutamente inaccettabile costringere il volo Ryanair da Atene a Vilnius ad atterrare a Minsk. Tutti i passeggeri devono poter immediatamente continuare il loro viaggio verso Vilnius e la loro sicurezza deve essere garantita. Qualsiasi violazione delle regole del trasporto aereo internazionale deve avere conseguenze”, si legge in un tweet. L’Ue ritiene “il governo della Bielorussia responsabile della sicurezza di tutti i passeggeri e dell’aereo”, con il presidente del Consiglio europeo Michel che ritiene “essenziale un’indagine dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile sull’accaduto”. Mentre Sassoli scrive che: “Abbiamo bisogno di spiegazioni immediate”. E da Roma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha espresso “ferma condanna dell’Italia per l’atterraggio forzato di un volo commerciale ad opera delle autorità bielorusse. Chiediamo il rilascio immediato di tutti i passeggeri a bordo. Si tratta di una violazione inaccettabile delle regole internazionali di navigazione aerea”.

Il governo britannico di Boris Johnson, poi, ha minacciato “ripercussioni serie” nei confronti di Minsk: “Il Regno Unito – ha twittato il ministro degli Esteri di Londra, Dominic Raab – è allarmato per la notizia dell’arresto del giornalista (bielorusso) di NextaTv Roman Protasevich e per le circostanze che hanno condotto all’atterraggio forzato a Minsk del suo volo. Ci stiamo coordinando con i nostri alleati, quest’azione stravagante ordinata da Lukashenko avrà ripercussioni serie”.

Anche il governo di Dublino ha condannato in toni duri l’atterraggio forzato cui è stato costretto il volo della compagnia irlandese. Micheal Martin, primo ministro dell’Irlanda, ha paragonato sostanzialmente l’episodio a un atto di pirateria internazionale. E ha bollato il comportamento delle autorità della Bielorussia come “assolutamente inaccettabile”.

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