Auguri a tutte le mamme, guerriere silenziose e coraggiose.

Auguri a tutte le donne che madri non sono, ma che cercano disperatamente di esserlo.

Auguri a quelle straordinarie madri che con il loro amore hanno impedito a tanti bambini di sentirsi abbandonati, perché madre non è solo biologia, non è solo “somiglia a te”, “ha i tuoi occhi”, è molto di più. E queste madri quel di più lo hanno capito profondamente.

Auguri ai padri che sono anche madri e che ogni giorno lottano per poter garantire ai propri figli un mondo meno ostile. Perché, anche qui, l’amore è la sola risposta.

Auguri alle nonne, mamme di una volta, pazienti e instancabili dispensatrici di coccole e cibo buono.

Auguri alle mamme in carriera, donne forti e indipendenti che, tra mille difficoltà, cercano con impegno di conciliare famiglia e lavoro. Pagate meno dei colleghi uomini, relegate spesso a posizioni di secondo piano, perché ancora oggi l’idea di assumere una donna che è madre spaventa più della terza guerra mondiale. Perché ancora viviamo intrappolati nella triste e spaventosa idea che il posto giusto per una madre sia a casa, coi figli.

Auguri alle mamme sole, donne che hanno deciso o sono state costrette ad affrontare la maternità senza l’appoggio di un compagno o di una compagna, ma che non hanno rinunciato all’amore e soprattutto ad insegnarlo ai propri figli.

Auguri alle mamme in guerra, quella vera. Quella che ti toglie ogni cosa, soprattutto gli stessi figli. Quella che te li strappa dal petto senza pietà alcuna e ti costringe a sopravvivere al dolore.

Auguri alle mamme che fuggono da terre ostili, dalle violenze e dalle torture e s’imbarcano su pericolosi barconi nella notte, stringendo forte le manine dei propri figli, pregando che il mare li risparmi, che quieto li porti sani e salvi ovunque si possa ricominciare a vivere. Pregando che quel barcone regga quella moltitudine di disperati, che li tenga tutti insieme, anche se dovranno dormire in piedi e fare i propri bisogni lì, accanto ad altre madri e altri figli.

Auguri alle mamme prigioniere di uomini miserabili, costrette a mostrarsi deboli e inermi davanti ai loro figli. Che possano trovare la forza di ribellarsi e di liberarsi e soprattutto di insegnare ai propri figli che il rispetto per il prossimo è la cosa più importante del mondo ed è un dovere. Oltre le botte, oltre gli insulti, oltre le umiliazioni subite.

Auguri alle mamme coraggiose di figli ammazzati, carcerati o dispersi. Che la forza del loro amore non le abbandoni mai e permetta loro di resistere agli affronti, alle ingiustizie e alle dolorose sentenze. Auguri a Marina Conte, mamma di Marco Vannini, che dopo sei lunghi anni ha finalmente avuto giustizia per la morte del figlio. Giustizia, ma non pace, perché nulla potrà mai lenire il dolore di qualcosa che è contro natura: sopravvivere al proprio figlio, morto ammazzato. Auguri a Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, che da 17 anni vive l’inferno della continua e straziante attesa di poter un giorno riabbracciare sua figlia. Che la forza non l’abbandoni mai, nonostante le false piste, i teatrini mediatici ai quali viene costretta e il duro impatto con la realtà che pone anche in dubbio il fatto che Denise possa essere ancora viva.

Auguri alle mamme che non ci sono più, alle anime belle che hanno lasciato un ricordo prezioso in chi le ha conosciute e amate. Auguri a Luana D’Orazio, ovunque sia la sua giovane anima, e a tutte le mamme che ogni giorno rischiano come lei di morire di lavoro, costrette a barattare la loro vita per un misero stipendio, sognando un futuro migliore, per sé e per i propri figli.

Auguri alla mia splendida mamma, la donna più importante della mia vita insieme a mia figlia.

Auguri a me, mamma da 4 anni della mia Amélie, cuore, respiro, anima. Averla mi ha fatto capire quanto sia incredibile la vita: un giro sulle montagne russe, una discesa libera sulla neve col vento in faccia e quella paura mista all’eccitazione, un tuffo nell’acqua gelida di marzo, una passeggiata notturna sulla spiaggia. Per una che non ha mai creduto nel “per sempre”, sperimentare l’essere madre è stato illuminante. Un figlio è il “per sempre” più vero e insieme spaventoso che esista, ma regala alle mamme il privilegio di connettersi con la meraviglia della natura, generando un’energia inarrestabile, di una potenza immane.

Questa energia è il vero motore del mondo. È così che mi piace definire l’Amore. Auguri.

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