Il primo trimestre del 2021 sembrerebbe essersi chiuso con una nota positiva sul fronte dei mutui e dei prestiti. A rivelarlo sono i dati di Crif, che hanno rilevato per questa prima parte dell’anno una crescita sia delle domande agli istituti di credito sia un aumento dell’importo medio richiesto.

Mutui e prestiti: domande in aumento come non accadeva da nove anni

Un marzo da record (+55,8%) ha trascinato le performance del primo trimestre dell’anno, che ha quindi segnato un aumento complessivo del 9,6% per le richieste da parte degli Italiani di mutui e surroghe, alle quali il blog di Immobiliare.it ha peraltro dedicato un ampio approfondimento.

La crescita è da record non solo se rapportata con i valori dello scorso anno, ovviamente compromessi dallo scoppio della crisi sanitaria a livello nazionale; ma anche se confrontata con i dati di periodi precedenti alla pandemia. Tanto che i mesi di gennaio, febbraio e marzo hanno fatto registrare il picco più alto di richieste di mutui e surroghe degli ultimi nove anni.

Un altro aspetto incoraggiante e da guardare con spirito di rinnovata fiducia riguarda la tipologia dei richiedenti: sono stati i giovani a rivolgersi in maggior numero agli istituti di credito. Quasi una domanda su tre, infatti, è arrivata dagli under 35.

Importi più alti, ammortamenti più lunghi

Come preannunciato, a crescere non sono solo le richieste di mutui e finanziamenti in valore assoluto, ma anche l’importo medio richiesto. Nel trimestre da poco concluso questo si è attestato a 136mila euro, con un +2,6% rispetto allo stesso periodo del 2020 e raggiungendo il valore più alto dal 2013 a oggi.

Più nel dettaglio, l’importo più richiesto va dai 100 ai 150mila euro: tanto chiede un terzo delle famiglie italiane. Al secondo posto (25% del totale) la fascia che varia tra i 150 e i 300mila euro.

Infine uno sguardo alla durata dei mutui: la classe più richiesta è quella tra i 26 e i 30 anni, corrispondente al 26,4% delle domande complessive e a un aumento di quasi quattro punti percentuali rispetto al primo trimestre 2020.

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