In un periodo in cui la mania degli smartphone da gaming sta spopolando in molte parti del globo e sta raggiungendo piano piano anche i Paesi occidentali, Nubia non poteva farsi scappare l’occasione di presentare la nuova iterazione della propria linea RedMagic.

RedMagic 6 Pro è la variante più estrema tra i due nuovi prodotti dedicati ai videogiocatori annunciati dal brand nelle scorse settimane e dalla sua ha alcuni assi nella manica che sicuramente vi lasceranno senza parole.Non è però tutto oro quello che luccica e l’azienda di Shenzhen ha ancora alcuni angoli da smussare prima di potersi imporre anche nel nostro mercato, nonostante un hardware di tutto rispetto. In cosa questa proposta si differenzia dalla concorrenza? Scopritelo nella nostra recensione completa di RedMagic 6 Pro!

Design

Non si può certo contestare il fatto che RedMagic si sia impegnata molto per perfezionare negli anni il design dei propri smartphone da gaming.

RedMagic 6 Pro presenta delle linee aggressive contraddistinte dal contrasto tra le curve nella parte posteriore e i bordi piatti e concavi che circondano lo smartphone. La scocca è caratterizzata da tre elementi distinti: una “cornice” esterna in vetro curvo, una placca in metallo decorata che aiuta alla dissipazione del calore ed un ulteriore striscia di vetro posta al centro.

Non solo trovo questa soluzione utilizzata dal brand davvero molto elegante a modo suo ma si tratta davvero di un design unico e che restituisce in mano un feeling davvero piacevole. Sarà forse la simmetria, la mancanza di una sporgenza per le fotocamere o magari sono solo i materiali, ad ogni modo questo RedMagic 6 Pro mi è davvero piaciuto moltissimo!

Nella parte bassa della scocca è visibile il logo dell’azienda che può essere illuminato da un LED rosso configurabile a piacere. Altri due LED RGB sono nascosti nella parte della scocca più esterna in vetro e anch’essi permettono la personalizzazione del dispositivo in maniera forse un po’ meno pacchiana di quella proposta da ROG Phone 5.

Lo slider rosso posizionato sul lato sinistro permette di entrare velocemente nella modalità Competizione mentre sul lato sinistro sono presenti due pulsanti capacitivi riconfigurabili per il gaming.

Due griglie abbastanza evidenti spiccano osservando i lati di questo prodotto dal design davvero particolare, esse non nascondono degli speaker ma permettono l’ingresso e l’uscita del flusso d’aria mosso dalla ventola responsabile per il raffreddamento attivo del terminale.

Le cornici metalliche che circondano il prodotto sono realizzate in quello che il brand afferma sia alluminio di grado utilizzato in aviazione.

Nella confezione di vendita è stata inclusa anche una cover in TPU trasparente che davvero fa piacere trovare, soprattutto vista la particolare forma dello smartphone, le aperture necessarie al buon funzionamento del sistema di dissipazione del calore e la molto probabile scarsa disponibilità di soluzioni di terze parti.

Display

RedMagic 6 Pro ha lo schermo più veloce al mondo, inutile girarci attorno. Il pannello da 6,8″ di tipo AMOLED è in grado di raggiungere l’incredibile valore di 165Hz di frequenza di aggiornamento, mentre può essere anche utilizzato in modalità dinamica tra 30Hz, 60Hz, 90Hz, 120Hz ed il valore massimo. Questo permette di risparmiare batteria quando sullo schermo vengono visualizzati contenuti di tipo statico.

Il display di RedMagic 6 Pro non è tra i più luminosi con i suoi 630 nit di luminosità di picco, tuttavia è un valore più che buono visto l’alta frequenza che possiede. Con una risoluzione FullHD+ di 2400×1080, il supporto alla profondità di colori a 10bit e la copertura completa della gamma colori DCI-P3, c’è davvero poco da recriminare a questo pannello.

Grazie alla presenza della più recente piattaforma hardware Qualcomm, di cui parleremo tra poco, il display di RedMagic 6 Pro è stato collegato utilizzando l’interfaccia CPHY-DSI. Secondo l’azienda questo permette una velocità di trasmissione dati doppia rispetto allo standard DPHY classico mentre allo stesso tempo diminuisce il consumo di batteria del 20-50% in base alle situazioni d’uso.

Il campionamento del touch è molto importante quando si parla di gaming e RedMagic lo sa bene, per questo ha ottimizzato il proprio prodotto di punta per raggiungere una frequenza di ben 500Hz (per un singolo dito) e 360Hz in caso di più tocchi contemporanei sul display. L’azienda dichiara che i tempi di risposta siano così abbassati fino ad un valore di minimo 8ms.

Il pannello flat ha infine ricevuto le certificazioni SGS Eyecare, SGS Low Smear e SGS High Refresh Rate. Nella parte bassa dello smartphone è stato incluso un lettore di impronte di tipo ottico davvero veloce e preciso, anche se l’area di riconoscimento è a mio parere un po’ troppo limitata e le sue prestazioni, per quanto davvero molto alte, non raggiungono ancora le soluzioni ultrasoniche impiegate da Samsung.

Prestazioni

Non staremmo parlando di un vero e proprio smartphone da gaming se nel 2021 non montasse sotto la scocca un SoC Qualcomm Snapdragon 888 5G. Ovviamente non potevano mancare 12GB o 16GB di memoria RAM LPDDR5 e 128GB o 256GB di memoria interna di tipo UFS 3.1, le più veloci al momento disponibili.

Ciò che davvero differenzia RedMagic 6 Pro dalla concorrenza è il sistema di raffreddamento, il quale permette non solo di mantenere le temperature delle componenti interne più basse, ma anche di mantenere alte le prestazioni del SoC per un periodo di tempo più lungo, evitando il throttling eccessivo anche nelle lunghe sessioni di gioco.

RedMagic utilizza quello che ICE 6.0 Cooling, un sistema composto da diverse parti interconnesse. La camera di vapore spessa solamente 0,33mm permette di spostare il calore dal SoC, disperdendolo. Il foglio di grafene applicato alla scocca posteriore ha un’alta conducibilità termica di 400W/mK e un’area di 3.600 millimetri quadrati per disperdere ulteriormente il calore lontano dall’area del chipset.

L’alluminio utilizzato per la placca metallica sul retro ha una conduttività termica di 200W/mK e l’area totale della copertura metallica è di 18.000 millimetri quadrati. La conduttività termica è aumentata di 71 volte rispetto al RedMagic 5G, secondo questi dati forniti dall’azienda.

L’ultimo e importantissimo pezzo di questo puzzle è rappresentato dalla ventola. Sì, avete letto bene, questo smartphone utilizza una ventola da ben 20.000 RPM per spostare il calore lontano dalle aree maggiormente interessate. L’azienda dichiara una rumorosità massima della ventola di 28dB e personalmente devo ammettere che è abbastanza percepibile quando gira alla massima velocità. Il rumore generato non è però fastidioso e l’orecchio tende a confonderlo presto con il resto del rumore ambientale, facendovi di fatto dimenticare della sua esistenza.

Sono disponibili all’acquisto anche alcuni accessori esterni per migliorare ancora il raffreddamento del dispositivo come il RedMagic Dual-core Cooler che ci è stato inviato con il telefono. Sinceramente, per quanto funzioni egregiamente, lo trovo un accessorio molto meno pratico rispetto a quello sviluppato da Asus.

Il Dual-core Cooler è davvero spesso ed ingombrante, inoltre necessità del collegamento ad una presa USB Tipo-C esterna per poter funzionare in quanto non si connette direttamente al terminale ma sfrutta il Bluetooth. Peccato perché raffredda davvero un sacco, toccando la parte di accessorio a contatto con lo smartphone si sente proprio che la superficie è gelida!

RedMagic 6 Pro è dotato di due speaker stereo anche se non sono entrambi posizionati frontalmente e non raggiungono né la potenza né la qualità del principale concorrente, ROG Phone 5. Per essere uno smartphone la qualità è comunque molto buona e la separazione tra i due speaker è gestita molto bene. Mancano un po’ di bassi ma la qualità del suono in uscita è in linea con quella di molti altri terminali.

RedMagic ha mantenuto il jack da 3,5 mm per le cuffie che sarà apprezzato sicuramente dai gamer anche se è posizionato in un punto in cui interferisce con la presa durante il gioco.

Software

Android 11 è alla base del software Red Magic OS 4.0 realizzato da ZTE/Nubia per questo prodotto. È bello poter constatare che oltre ad essere la più recente versione di Android disponibile è anche totalmente priva di bloatware, cosa non proprio scontata sui prodotti in arrivo dal lontano oriente.

Purtroppo però l’azienda ha ancora moltissima strada da fare. Non solo ci sono moltissimi errori di battitura in determinate stringhe di testo, maiuscole mancanti ed altri strafalcioni simili. In alcuni sottomenu di sistema si trovano persino delle voci in spagnolo, probabilmente mischiate per errore con le stringhe di testo per il nostro Paese. Questo denota una mancanza di cura (e a mio personale parere interesse) nel realizzare un software curato e che garantisce la miglior esperienza d’uso possibile per l’utente finale.

Per non parlare poi che non è possibile utilizzare la fotocamera grandangolare in modalità automatica in quanto manca completamente un tasto per poter effettuare il cambio di sensore. Abbastanza imbarazzante…

Provando però a chiudere un occhio (e a volte pure tutti e due) su queste “sviste” c’è sa dire che RedMagic ha fatto un buon lavoro. Non solo lo smartphone scivola tra le varie schermate e app alla velocità della luce ma anche le poche ed interessanti aggiunte software dedicate al gaming sono davvero ben pensate e implementate, anche se non troppo diverse o complete come quelle della concorrenza.

La modalità Competizione attivabile con lo slider laterale permette di attivare la ventola per il raffreddamento, gestire la velocità del display e mappare i comandi touch capacitivi. Infine permette una gestione completa del profilo di prestazioni e calibrazione del display sul momento in base al tipo di titolo in esecuzione. Poche opzioni ma tutte utili e ben realizzate.

Autonomia

La variante Pro di RedMagic 6 ha una batteria leggermente più contenuta del modello base. Con una capacità di 4500 mAh, tuttavia, non avrete davvero problemi a raggiungere la fine della giornata oppure a godervi lunghe sessioni di gioco con il vostro nuovo potentissimo smartphone.

La capacità ridotta è dovuta all’inserimento dell’hardware necessario a supportare la ricarica ad una potenza massima di 120 W via cavo USB Tipo-C! Un valore davvero incredibile e che, secondo il brand, permette di recuperare il 50% in soli 5 minuti. Peccato che questo sia possibile solamente sul modello venduto sul territorio cinese, la variante internazionale si deve accontentare del supporto ai 60 W e di un caricabatterie incluso nella confezione di “soli” 30W.

Sono velocità comunque davvero elevate e che vi permetteranno di ripartire il più in fretta possibile, tuttavia sarebbe stato davvero interessante poter provare un sistema di ricarica così rapido da essere davvero difficile da credere vero.

Comparto fotografico

Parliamoci onestamente: davvero siete arrivati fino qui e siete interessati ad uno smartphone da gaming ma volete sapere se le fotocamere sono di alto livello? Lo dubito.

Certo, è giusto volersi accertare che il comparto fotografico del proprio futuro smartphone non sia un completo disastro ma molto probabilmente le priorità di chi è interessato a questo genere di prodotti sono altrove.

Detto questo ovviamente RedMagic 6 Pro è passato comunque sotto la mia lente di ingrandimento e i risultati sono… beh… ok. Com’era logico aspettarsi non è stato fatto molto lato fotografia e, nonostante un sensore a 64 Mpixel con lenti f/1.8 per la fotocamera principale, i risultati sono accettabili ma non strabilianti.

Come vi dicevo poco fa, il software è davvero poco curato e credo anche che il team RedMagic abbia speso davvero poco tempo a migliorare l’elaborazione dell’immagine. La mancanza di un pulsante per passare alla fotocamera grandangolare nella modalità di scatto automatica è alquanto imbarazzante, per fortuna passando alla modalità manuale e non toccando i vari valori modificabili è possibile utilizzare il grandangolo con sensore da 8 Mpixel comunque. No comment sul sensore extra da 2 Mpixel per le macro (questa storia deve finire al più presto!).

La fotocamera frontale da 8 Mpixel f/2.0 è sufficiente ma chiaramente RedMagic non si aspetta che la utilizziate per lo streaming. Nel caso serva c’è ma nulla di più.

Conclusioni

Con un prezzo di 599 euro per RedMagic 6 con 12GB di RAM e 128GB di memoria interna oppure 699 euro per questo RedMagic 6 Pro con 16GB/256GB, l’azienda si è presentata con una validissima alternativa al ROG Phone 5 di Asus e al Lenovo Legion Phone Duel 2, entrambi più costosi.

Ovviamente scegliendo di affidarvi a RedMagic dovrete essere consapevoli di rinunciare a delle fotocamere potenzialmente migliori e a un software più curato, ma per alcuni questo potrebbe essere giustificato dalla differenza in prezzo. A livello di prestazioni non solo non si dovrà rinunciare a nulla ma si avrà a disposizione un display che, anche se di poco, è persino più performante dei modelli concorrenti!

Se le vostre priorità sono quelle di avere tra le mani uno smartphone solido, prestante e non vi interessa molto la fotografia, RedMagic 6 Pro è di certo un valido contendente da valutare seriamente.

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