L’aggressione omofoba ai danni di un attivista dell’associazione Gaynet Roma, riapre la discussione dei partiti sulla legge Zan contro l’omotransfobia, attualmente bloccata in Parlamento. Il video della violenza è stato pubblicato nelle scorse ore: protagonisti sono Jean Pierre Moreno, attivista Lgbt, e il suo compagno, che vengono presi a calci e pugni dopo che si sono scambiati un bacio. La coppia ha ricevuto solidarietà bipartisan, ma si è anche riaperto lo scontro politico tra Partito democratico e Lega sull’iter della legge Zan contro l’omotransfobia, approvata in prima lettura alla Camera ma ferma al Senato. “L’impegno del Pd contro l’omofobia e a favore del ddl Zan proseguirà con ancora maggiore determinazione”, ha scritto su Twitter il neosegretario dem Enrico Letta. “Basta!”. Una linea sostenuta anche dai 5 stelle che, tramite i senatori della commissione Giustizia hanno chiesto di velocizzare la discussioni. Ma la Lega fa muro: “Non si strumentalizzino vili aggressioni come quella di oggi per fini politici. Il nostro codice penale prevede già condanne e sanzioni adeguate per chi compie simili orribili atti”.
I fatti risalgono alla sera del 26 febbraio e sono emersi solo ora “per agevolare l’iter legale”, spiega l’associazione per i diritti delle persone omosessuali. “Mentre mi baciavo col mio compagno, abbiamo sentito improvvisamente un uomo urlare dalla banchina di fronte: ‘Che cosa fate? Non vi vergognate?’. Dopo avergli risposto: ‘Ma che ti frega?’ e aver ripreso a baciarmi col mio compagno, il tizio ha attraversato i binari e ci ha raggiunti, colpendo prima all’occhio il mio compagno”, la testimonianza di Jean Pierre a Gaynews. Nella clip si vede l’aggressore che si avvicina ai ragazzi e uno dei due che reagisce domandandogli: “Ma che problema hai? Ma chi sei?”. L’uomo viene ripreso mentre continua a sferrare pugni e calci, dando inizio ad una colluttazione. Gaynet sta seguendo la vicenda grazie al supporto legale di Rete Lenford. L’’auspicio è che “si faccia tutto il possibile per l’identificazione dell’aggressore”. Per questo al vaglio della polizia ci sono le immagini delle telecamere della stazione.
Intanto la politica però ricomincia a litigare. Giorgia Meloni si dice “scioccata” da “questa assurda e brutale violenza” parlando di “immagini indegne per un paese civile”. Il deputato dem Alessandro Zan, relatore del ddl, annuncia che ne chiederà subito la calendarizzazione al Senato. “Meloni scioccata? Quale migliore occasione per essere compatti al Senato. Occasione che alla Camera la Meloni ha perso non votando il testo, facendo anche ostruzionismo”. Anche per Gaynet “l’approvazione finale della legge” in questione potrebbe essere “una prima ed efficace risposta all’enorme ritardo dell’Italia in tema di diritti civili delle persone Lgbti”. Secondo Nicola Zingaretti “aprirebbe la strada ad un Paese più giusto per tutti”. Di diversa opinione il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli: “Totale solidarietà ai due ragazzi vittime di un’inaccettabile aggressione omofobia a Roma. Ma detto questo io un istante dopo torno a pensare all’epidemia”.
Dall’esecutivo intervengono la responsabile delle Pari Opportunità e della Famiglia, Elena Bonetti, e la ministra per il Sud e la Coesione Territoriale, l’azzurra Mara Carfagna. “Scene come questa, la violenza, la discriminazione, ci offendono tutti. Umiliano la nostra coscienza di Paese. E noi dobbiamo ripudiarle, senza se e senza ma”, afferma Bonetti. “Questo ci ricorda quanto sia importante combattere, ogni giorno e con ogni mezzo, l’omofobia e ogni tipo di discriminazione e violenza”, le fa eco Carfagna. Per l’ex M5s Alessandro Di Battista sono scene da “medioevo”, mentre la sindaca Virginia Raggi esprime alla coppia solidarietà da parte di tutta Roma: “Solidarietà e vicinanza ai due ragazzi vittime di un’aggressione alla stazione Valle Aurelia. Ogni forma di discriminazione e violenza va fermamente condannata. Episodi come questo rappresentano un’offesa intollerabile verso tutta la nostra comunità”.
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