Il momento continua a essere uno dei più favorevoli: i valori dei tassi di interesse sono ai minimi storici. A questo dato si aggiunga anche l’ultima novità, inserita attraverso un emendamento del Decreto Milleproroghe, che prevede la sospensione delle scadenze delle pratiche relative al Bonus prima casa per tutto l’anno in corso. Insomma, le condizioni sono più che propizie per chi è deciso a comprare l’abitazione principale richiedendo il “classico” mutuo ipotecario.

Come spiegato all’interno dell’approfondimento di Immobiliare.it, la richiesta di un mutuo prima casa dipende da una serie di condizioni e variabili a cui è bene prestare attenzione, anche per quanto riguarda il calendario.

I requisiti per un mutuo prima casa

Quando si richiede un mutuo per l’acquisto della prima casa, quest’ultima deve necessariamente essere collocata nel proprio comune di residenza. Oppure l’acquirente si impegna, attraverso specifica dichiarazione, a trasferire nel comune dell’immobile la sua residenza entro dodici mesi dalla conclusione della compravendita.

Oltre a questa specifica condizione, che riguarda il rapporto tra proprietario e immobile, va ricordato che non tutte le tipologie di abitazione possono rientrare tra le condizioni agevolate del mutuo prima casa: le residenze di lusso, cioè appartenenti alle categoria catastali A1, A8 e A9, sono infatti escluse.

Mutuo e bonus prima casa, le nuove scadenze

Come spiegato poco sopra, per ottenere il Bonus prima casa, chi acquista un immobile situato in un comune diverso da quello in cui ha residenza ha l’obbligo di trasferirla entro dodici mesi dalla data del rogito. Ebbene, la novità introdotta dal Decreto Milleproroghe incide proprio su questo tipo di scadenze: i termini temporali per incominciare a conteggiare il decorso della pratica sono ora fissati al 31 dicembre 2021.

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