L’Unione europea introduce in tutti i Paesi membri la nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici. A partire da marzo 2021, la scala corrente dalla A+++ alla G viene sostituita da una più semplice e intuitiva per il consumatore: si va dalla A alla G (senza il simbolo +), con i colori dal verde al rosso. Dal 1 al 18 marzo, dunque, i venditori dovranno introdurre le nuove etichette per i primi gruppi di prodotti, come frigoriferi, congelatori, lavatrici e lava-asciugatrici, lavastoviglie, televisori e display elettronici. Tuttavia, i modelli di prodotti vecchi potrebbero mostrare l’etichetta precedente, opzione consentita sino a fine novembre 2021. Successivamente non potranno più essere venduti.

SERVIZI IN RETE E I NUOVI SPEP – Tutti i prodotti che riportano la nuova etichetta saranno registrati in un nuovo database dei prodotti dell’Unione europea (EPREL), che fornisce informazioni aggiuntive. I consumatori possono accedere a queste informazioni attraverso il QR code riportato sulla nuova etichetta. In questo modo, gli acquirenti potranno paragonare informazioni sui costi di esercizio o caratteristiche funzionali, oppure cercare i prodotti più efficienti. Per conoscere i consumi degli elettrodomestici coinvolti nel cambio di etichetta e i risparmi che si possono ottenere scegliendo prodotti a maggiore efficienza, Altroconsumo ha sviluppato e messo a disposizione un calcolatore ad hoc. Per le sorgenti luminose, la nuova etichetta energetica sarà introdotta il primo settembre 2021 e, in seguito, anche climatizzatori, riscaldamento e produzione di acqua calda saranno interessati dalla novità introdotta da un regolamento Ue approvato nella scorsa legislatura.

UNO STRUMENTO PREZIOSO – “Un provvedimento che porta la firma del Movimento 5 stelle con il prezioso lavoro dell’ex eurodeputato Dario Tamburrano, promotore delle principali novità necessarie per superare quella che ormai era diventata una giungla”, sottolinea l’europarlamentare Chiara Gemma, sottolineando come le nuove etichette non siano solo una guida per risparmiare energia e denaro. “Alcune forniscono anche informazioni sull’impatto ambientale dei prodotti, come per esempio il rumore emesso o il consumo di acqua – aggiunge – e, grazie a un nuovo simbolo, verrà indicata la funzionalità ‘smart’ così da programmare l’elettrodomestico solo quando l’energia costerà meno. Siamo molto orgogliosi di questo regolamento che dimostra l’efficacia della nostra azione politica per una vera transizione ambientale e una efficace tutela dei consumatori”.

LA GUIDA PER I CONSUMATORI – Per aiutare i consumatori nella transizione fra i due sistemi sono stati messi in campo due progetti. Il primo, Belt (Boost Energy Label Take up), promosso da Altroconsumo, Citta Metropolitana di Bologna e Erion, offre training, guide tecniche, workshop ed eventi volti a rendere chiaro e pratico per tutti l’utilizzo di questo nuovo sistema. Il secondo, Label 20, promosso da Eliante e Legambiente, è un’iniziativa internazionale partita nel 2019 e finanziata dalla Commissione europea attraverso il programma Horizon 2020. “Il suo scopo è quello di fornire ai consumatori, venditori e produttori informazioni efficaci sulle nuove etichette energetiche dell’Unione Europea per gli elettrodomestici – spiega Legambiente – e supportare tutte le parti interessate nella transizione verso le nuove etichette”.

LE NUOVE SFIDE: MODIFICHE LEGISLATIVE – Fin dalla sua nascita, nel 1994, l’etichetta energetica è stata una delle iniziative più di successo dell’Ue. Come ricordato dai partner dei due progetti “nel corso degli ultimi 25 anni, per numerose tipologie di prodotti, l’efficienza energetica è stata migliorata più dell’80%, raggiungendo, in alcuni casi, un risparmio dei costi di alcune centinaia di euro durante la vita dell’articolo”. Questa nuova introduzione, dunque, costituisce l’occasione di raggiungere risultati ancora più soddisfacenti, anche incentivando i produttori a creare prodotti ancora più innovativi ed efficienti dal punto di vista energetico. Ma, sottolineano le associazioni, l’arrivo di questa importante novità richiede però alcuni cambiamenti anche a livello legislativo. “La normativa attuale per l’ottenimento del Bonus mobili ed elettrodomestici, facendo riferimento alla vecchia etichettatura, incentiva gli elettrodomestici dalla classe A+ (o almeno dalla classe A per lavasciuga e forni) in su – aggiungono -mentre per quei prodotti immessi sul mercato a partire da oggi con la nuova etichetta, manca ancora una chiara indicazione da parte della Agenzia delle Entrate”.

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