I conti non tornano ancora una volta in Lombardia. Secondo i dati del ministero della Salute la regione di Attilio Fontana e Letizia Moratti ha in freezer ben 304.612 dosi di vaccino anti Covid da somministrare, su un totale ricevuto di 962.830 dosi. Eppure in queste ore l’ente sta mandando agli attuali cittadini target da dieci giorni in attesa di appuntamento per la somministrazione, gli ultraottantenni che hanno aderito in oltre 500mila alla campagna, un messaggio in cui sostiene che la colpa del ritardo sia dovuta ai tagli delle consegne da parte dei produttori.

“Cara cittadina caro cittadino, siamo consapevoli che il tuo appuntamento per la vaccinazione anti-Covid, a causa delle consegne ridotte, sta subendo dei ritardi. Faremo il possibile per assicurarti quanto prima la convocazione, intanto scusaci per l’inconveniente, sappi che la tua salute è la nostra priorità“, si legge nell’sms ricevuto all’alba di sabato 27 febbraio da diversi cittadini che si erano registrati il primo giorno utile sul portale regionale. Tra i contattati, diversi sono più vicini ai 90 che agli 80 anni. Che probabilmente non faranno caso al fatto che se anche il problema fossero le consegne, non si spiega la difficoltà a iniziare a fissare gli appuntamenti.

E così a una settimana dal via, le dosi di vaccino anti-Covid somministrate agli over 80 in Lombardia sono 49.407. Secondo l’ultimo aggiornamento della Regione, venerdì sono state somministrate poco più di 10mila dosi a ultraottantenni e quasi 6mila ad under 80. Per farsi un’idea di cosa significhi, la minuscola Liguria che non brilla certo per rapidità e da sola avrà complessivamente meno strutture sanitarie dell’intera città metropolitana di Milano, mediamente somministra quasi 3500 dosi al giorno.

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