Inizialmente introdotta nel 2016 ed integrata nella CPU Intel di undicesima generazione nel 2020, la tecnologia Control-Flow Enforcement (CET) aiuterà a proteggere presto i browser basati su Chromium, come Google Chrome e Microsoft Edge (ma anche Brave e Opera), da svariati attacchi in modo del tutto automatico.

Entrando più nello specifico, Intel CET permette di evitare che specifici attacchi, particolarmente difficili da individuare, modifichino il normale flusso di un’applicazione in modo da eseguire codice dannoso. Questa operazione viene effettuata da un’implementazione chiamata “Hardware-enforced Stack Protection”.

Johnathan Norman, responsabile della ricerca di vulnerabilità in Microsoft Edge, ha recentemente pubblicato un messaggio su Twitter nel quale ha affermato che la versione 90 del browser del gigante di Redmond supporterà la tecnologia Intel CET nei processi non-renderer, come GPU, utility, estensioni e processi dei plug-in.

Oltre ai browser basati su Chromium, sembra che questa caratteristica sarà implementata anche in FireFox e Mozilla sta già lavorando alla sua integrazione, sebbene al momento non siano stati forniti ulteriori aggiornamenti a riguardo.

Nel caso vogliate verificare che la vostra CPU Intel di undicesima generazione o AMD Zen 3 (che supporta ugualmente la tecnologia CET) utilizzi tale feature hardware per la sicurezza vi basta aprire il Task Manager di Windows 10, dirigervi nel tab “Dettagli”, cliccare sul titolo di una colonna con il tasto destro e selezionare l’opzione “Seleziona Colonne”. A questo punto, potrete aggiungere la colonna “Protezione dello stack applicata tramite hardware” (si trova in fondo alla lista), così da verificare quali processi stiano usando Intel CET. Infine, ricordiamo che Google Chrome e Microsoft Edge 90 dovrebbero essere disponibili dal prossimo ​​13 aprile.

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