Ci sono leggi “normali” come le preferenze nella legge elettorale, altre già depositate in Parlamento come la riforma della giustizia, altre ancora che difficilmente vedranno la luce. O almeno non con questa maggioranza che si appresta a nascere. È per questo motivo che l’ultimo post di Beppe Grillo può avere anche una sfumatura temporale per i 5 stelle. Il fondatore del Movimento, tornato in scena negli ultimi delicati giorni di consultazioni, torna a scrivere sul suo blog. Lo fa in un giorno cruciale per il Movimento, con la base che su Rousseau si esprime sull’eventualità di appoggiare la nascita del governo di Mario Draghi.

Dopo aver ottenuto dal presidente incaricato la garanzia dell’istituzione di un super-ministero per la transizione ecologica, Grillo pubblica un elenco di quelli che devono essere gli obiettivi del M5s. E include anche temi diversi da quelli ambientali. “Ecco le azioni da mettere in atto secondo gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu”, si legge nell’intervento, pubblicato sotto al titolo “Per aspera ad astra“: motto latino che significa letteralmente attraverso le difficoltà fino alle stelle.

Sotto ecco l’elenco di 17 obiettivi. Tra questi alcuni storici cavalli di battaglia del Movimento come la riforma Rai ed editoria, l’acqua pubblica, con “nazionalizzazione delle fonti (art. 43 Cost.) e delle gestioni idriche”. E poi il salario minimo e reddito universale. Grillo inserisci nel suo decalogo anche una “patrimoniale grandi ricchezze” e pure una “legge sul conflitto di interessi”:
sulla prima esistevano degli emendamenti cancellati dalla legge di bilancio (qui la petizione del fattoquotidiano.it) della seconda invece è già stato approvato un testo base in commissione Affari costituzionali della Camera.

E ancora nell’elenco di Grillo c’è la salute circolare, descritta come “passare da un modello che cura i malati a quello che mantiene i cittadini in salute”; “piano d’azione scuola 2.0, verso la scuola del futuro”; la creazione di una Banca pubblica per gli investimenti; rete telematica unica a controllo pubblico e superamento del divario digitale. Si chiede anche l’istituzione di un salario massimo: “Non può essere più di 12 volte superiore al salario mediano“. E c’è anche la “pubblicizzazione delle autostrade e riforma dei regimi di concessioni su infrastrutture pubbliche (aeroporti, porti e altre)”: un punto questo che è già in agenda, visto che i 5 stelle durante questa legislatura hanno chiesto di togliere la concessione ad Atlantia, e hanno più volte auspicato una riforma dell’intero settore.

Tra i temi già finiti in Parlamento c’è poi il voto ai sedicenni, l’introduzione delle preferenze nella legge elettorale e il completamento dell’iter di approvazione della riforma della giustizia Bonafede. Per portare al termine quest’ultima istanza serve che le commissione Giustizia di Camera e Senato approvino le riforme del processo penale e civile e che poi l’Aula dia il suo via libera. Tra gli obiettivi indicati dal fondatore M5s anche la riforma fiscale ecologica: “Meno imposte sul lavoro, più imposte sul consumo di ambiente; per la maggioranza della popolazione meno imposte su reddito, patrimonio e successioni. Per i contribuenti con maggiore imponibile, imposte maggiori e progressive su reddito, patrimonio e successioni”. Per Grillo serve anche un “piano d’azione per aumentare la parità di diritti tra i generi” e una “svolta verde per le imprese – Green New Deal“.

Completano la lista: “la città dei 15 minuti“; investimenti per un’agricoltura “efficiente e sostenibile”; decreto clima; sviluppo sostenibile nella Costituzione; riforma organizzazione dello Stato e “abolizione enti inutili“; “posizionamento internazionale: coesistenza pacifica, equi-vicinanza tra poli, cooperazione, rispetto reciproco, sviluppo condiviso e inclusivo. Rifiuto della logica dei blocchi contrapposti“.

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