La Sardegna stanzia fondi per far fronte alla crisi economica ma non riesce a erogarli. Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 la Regione ha annunciato due interventi a sostegno di imprese e partite iva particolarmente colpite dalla pandemia. Per ottenere gli aiuti è necessario presentare la domanda tramite il portale regionale www.sardegnalavoro.it, poi sarà l’ordine cronologico di invio “l’unico elemento di priorità nell’assegnazione”, si legge nei bandi. Una sorta di click day che ha già causato lo slittamento per le indennità destinate ai lavoratori autonomi della filiera turistica, del commercio e dello spettacolo: il 28 gennaio, giorno dell’apertura del bando che ha una platea potenziale di centinaia di beneficiari, la piattaforma online della regione si è bloccata in pochi minuti.

“È scandaloso e offensivo nei confronti di chi da mesi attende un sostegno alla propria attività ed è palese tutta l’incapacità della Giunta regionale nel gestire una fase difficilissima per l’economia della Sardegna”, hanno attaccato in un post su Facebook i Progressisti, gruppo d’opposizione in consiglio regionale che fa capo all’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Ma evidentemente i problemi tecnici non sono ancora risolti: anche la nuova data dell’1 febbraio è saltata e l’assessore regionale al Lavoro, Alessandra Zedda, ha chiesto ancora qualche giorno di pazienza. In stand-by da oltre un mese c’è anche il fondo Resisto, un intervento da 67 milioni di euro a sostegno delle imprese sarde in difficoltà: l’apertura del bando, prevista inizialmente per il 21 dicembre, è stata posticipata più volte fino al prossimo 8 febbraio. Non sembra invece trovare ostacoli il piano di assunzioni nello staff della giunta di centrodestra guidata da Christian Solinas, 60 nuovi collaboratori per un costo di sei milioni di euro: la proposta è passata in Commissione Bilancio e questa settimana è previsto l’arrivo in aula per l’approvazione.

Dopo il flop iniziale la nuova data indicata per la presentazione online delle domande per l’indennità destinata ai lavoratori autonomi è giovedì 4 febbraio: “Alle 10 sarò davanti al computer sperando che il sistema non vada di nuovo in tilt”, racconta Mauro (nome di fantasia), fotografo freelance di Sassari. Anche lui il 28 gennaio ha partecipato al click day: “Come tanti, in questa gara tra disperati, ho aperto la pagina per presentare la domanda, ma al posto della schermata con i dati da inserire è comparsa quella di errore”. Complice la crisi dei suoi settori di riferimento, lo sport e la cultura, Mauro nei primi sei mesi del 2020 ha perso l’80 per cento delle entrate. Per ottenere la corposa indennità da 7mila euro è necessario aver subito una riduzione del reddito a causa dell’emergenza sanitaria. Le categorie ammesse sono molto variegate: dai lavoratori dello spettacolo agli organizzatori di feste e cerimonie, dalle agenzie di viaggio alle palestre, dagli ambulanti alle discoteche. Con i 7,3 milioni di euro a disposizione la stima è di circa mille beneficiari: “Le domande saranno molte di più, tantissimi resteranno fuori e a deciderlo sarà una piattaforma che al primo tentativo si è bloccata”.

E dal Sil, Sistema Informativo del Lavoro della Sardegna, passeranno anche le domande per accedere al fondo regionale ‘Resisto’, sovvenzioni destinate in particolare a piccole medie e grandi imprese e con requisiti più stringenti per l’erogazione, come la perdita di oltre il 30 per cento del fatturato tra marzo e giugno 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. Dopo la pubblicazione a metà dicembre, il bando era stato criticato anche dai consulenti del lavoro della Sardegna: troppa burocrazia e lunghezza eccessiva, ben 142 pagine. Così è partita la girandola di annunci della giunta sull’apertura del bando: dal 21 al 30 dicembre, poi lo slittamento al 18 gennaio, quindi il rinvio al 2 febbraio fino ad arrivare all’ultima data fissata, l’8 febbraio. Sarà sempre l’ordine cronologico di invio delle domande a stabilire l’assegnazione dei fondi nei limiti delle risorse disponibili, anche se l’assessore Zedda ha garantito che l’obiettivo è quello di accogliere tutte le richieste.

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