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Covid, primaria positiva dopo il vaccino: “Lo rifarei, contribuirà a bloccare replicazione e farò richiamo”

"La protezione immunitaria dall’infezione da virus SarsCoV-2 è completa solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid-19" rileva il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli
Covid, primaria positiva dopo il vaccino: “Lo rifarei, contribuirà a bloccare replicazione e farò richiamo”
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È stata tra i primi a essere vaccinati in Sicilia. Antonella Franco, direttrice del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I, a sei giorni ha scoperto la positività. “Sono risultata positiva al Covid. ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto, il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile – spiega il medico – Proprio il vaccino, che produce una proteina Spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione”. La dottoressa è ricoverata da ieri.

“La protezione immunitaria dall’infezione da virus SarsCoV-2 è completa solo dopo la somministrazione della seconda dose del vaccino anti Covid-19 – rileva il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli – Negli articoli scientifici è chiaramente riportato che anche negli studi clinici si sono infettate persone dopo la prima dose proprio perché la risposta immunitaria non è ancora completamente protettiva. E lo diventa soltanto dopo la seconda dose. Questa è una delle ragioni per non abbandonare comportamenti responsabili dopo essere stati vaccinati”.

Non risulterebbero altri casi simili al momento tra gli operatori sanitari siracusani che con lo stesso autobus si sono recati a Palermo per la somministrazione della prima dose del vaccino anti coronavirus. Il sospetto è che potesse già avere in incubazione l’infezione senza accusare alcun sintomo. La stessa Agenzia italiana del farmaco (Aifa) precisa che per il vaccino attualmente somministrato in Italia l’efficacia è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose. “Sebbene sia plausibile che la vaccinazione protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con loro – rileva l’Aifa sul suo sito – devono continuare ad adottare le misure di protezione anti Covid-19”.

Il 28 dicembre giorno della vaccinazione la primaria, come riporta Siaracusanews, aveva detto: “Stiamo tutti bene e molto emozionati. È difficile spiegare l’emozione che abbiamo provato al nostro arrivo a Palermo, dopo la tensione che abbiamo accumulato fino ad oggi vivendo a contatto con i nostri pazienti tra la vita e la morte. Questa è la certezza della fine di quest’incubo a cui solo col vaccino possiamo porre fine. Questa pandemia ci ha elevato al nostro ruolo puro e nobile di infettivologi, ci ha dato la possibilità di potere aiutare tutto il pianeta a circoscrivere una infezione così altamente contagiosa senza tralasciare tutte le altre patologie. Oggi siamo tutti emozionati, segno di un futuro migliore. Siamo andati incontro alla scienza che, se in pochi mesi è riuscita a creare un vaccino che porrà fine alla pandemia, sicuramente riuscirà a debellare tante altre malattie croniche. Non nascondo che qualche volta ho avuto paura di sbagliare ma con l’aiuto del Signore sono sempre stata certa che riusciremo a sconfiggere ogni male”.

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