Un vasto incendio è scoppiato mercoledì 23 dicembre nel campo per migranti di Lipa, nel nord-ovest della Bosnia-Erzegovina, vicino al confine con la Croazia, devastando totalmente le tende e i container. L’incendio si è sviluppato poco dopo la visita al campo da parte di rappresentanti dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e secondo il capo della missione in Bosnia-Erzegovina dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Peter van der Auverart, sono stati alcuni ospiti ad appiccarlo.

Nel campo di Lipa sono ospitati 1.200 migranti, ed era previsto il loro temporaneo trasferimento nell’altro campo di Bira, nel centro di Bihac, per consentire i lavori di ristrutturazione e adattamento di Lipa alle condizioni invernali e farne un Centro d’accoglienza stabile.
La popolazione di Bihac è tuttavia fortemente contraria alla riapertura del campo Bira, chiuso nelle scorse settimane per problemi di ordine pubblico e per le continue lamentele degli abitanti insofferenti per furti e episodi di violenza attribuiti ai migranti. Anche ieri vi sono state proteste da parte della popolazione locale. Al momento non sembrerebbero esserci vittime.

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